La storia di Kalenarte,
la collezione della Galleria Civica d’Arte Contemporanea e le sculture del
museo all’aperto di Casacalenda rappresentano un patrimonio di indubbio valore per
le esperienze complesse dell’arte contemporanea in Molise e nel nostro Paese. Il
rapporto speciale che questo piccolo e magnifico centro ha saputo creare con le
tendenze artistiche odierne e con molti loro protagonisti costituisce infatti
un esempio di grande rilevanza per una visione organica della città e del
paesaggio dove la storia e il presente, l’attualità e la tradizione si
integrano in un dialogo unitario e fecondo. Questo lungo e ampio progetto appare
dunque come una soluzione valida e concreta, come un possibile modulo germinale
da proseguire e da imitare, per rispondere concretamente alle questioni poste
dal problema dell’arte urbana e dai musei di arte contemporanea, sempre più
spesso al centro delle riflessioni su un’arte non più concepita per restare
chiusa nei suoi luoghi deputati e legati a una fruizione elitaria, ma destinata
ad aprirsi a un pubblico nuovo e sempre più ampio. La dialettica positiva e
virtuosa tra il passato e la contemporaneità, la possibilità di lavorare con la
creatività di oggi per dare una più intensa energia a territori e a stratificazioni
sociali che rischiano troppo spesso l’abbandono e l’oblio, hanno così trovato a
Casacalenda una qualità unica ed esemplare nel rapporto delle opere con
l’architettura, con la conformazione e la vita stessa del tessuto urbano e
nella creazione di una collezione permanente. La Galleria Civica Franco
Libertucci diventa dunque un ulteriore cardine di continuità all’interno di
questa lunga vicenda che ha saputo unire artisti di valore nazionale e
internazionale, nel tentativo, forse, di riscoprire il significato di un’arte che
possa essere ancora un elemento basilare della storia e dell’esistenza di una
comunità che vuole dare un senso più profondo alla sua memoria e al suo futuro.
LORENZO CANOVA
Università del Molise (1997)