giovedì 23 febbraio 2012

galleria civica d'arte contemporanea franco liberucci


La storia di Kalenarte, la collezione della Galleria Civica d’Arte Contemporanea e le sculture del museo all’aperto di Casacalenda rappresentano un patrimonio di indubbio valore per le esperienze complesse dell’arte contemporanea in Molise e nel nostro Paese. Il rapporto speciale che questo piccolo e magnifico centro ha saputo creare con le tendenze artistiche odierne e con molti loro protagonisti costituisce infatti un esempio di grande rilevanza per una visione organica della città e del paesaggio dove la storia e il presente, l’attualità e la tradizione si integrano in un dialogo unitario e fecondo. Questo lungo e ampio progetto appare dunque come una soluzione valida e concreta, come un possibile modulo germinale da proseguire e da imitare, per rispondere concretamente alle questioni poste dal problema dell’arte urbana e dai musei di arte contemporanea, sempre più spesso al centro delle riflessioni su un’arte non più concepita per restare chiusa nei suoi luoghi deputati e legati a una fruizione elitaria, ma destinata ad aprirsi a un pubblico nuovo e sempre più ampio. La dialettica positiva e virtuosa tra il passato e la contemporaneità, la possibilità di lavorare con la creatività di oggi per dare una più intensa energia a territori e a stratificazioni sociali che rischiano troppo spesso l’abbandono e l’oblio, hanno così trovato a Casacalenda una qualità unica ed esemplare nel rapporto delle opere con l’architettura, con la conformazione e la vita stessa del tessuto urbano e nella creazione di una collezione permanente. La Galleria Civica Franco Libertucci diventa dunque un ulteriore cardine di continuità all’interno di questa lunga vicenda che ha saputo unire artisti di valore nazionale e internazionale, nel tentativo, forse, di riscoprire il significato di un’arte che possa essere ancora un elemento basilare della storia e dell’esistenza di una comunità che vuole dare un senso più profondo alla sua memoria e al suo futuro.

LORENZO CANOVA
Università del Molise    (1997)