giovedì 30 ottobre 2025

....le OMISSIONI .

 



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....le OMISSIONI .


....quando non si cita e/o si omette, 

la cosa può avvenire sia per decisione consapevole

 che per errore...


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MASTER PLAN PER LATINA 

 di  FEMIA _ RANIERI_ ROMAGNOLI.

.....E’ stato approvato  il Master Plan  del Centro Storico di Latina, elaborato con i progettisti Francesco  Romagnoli ed Emilio Ranieri. Il progetto definisce una visione strategica per il futuro del cuore della città, attraverso interventi ispirati a principi di sostenibilità, funzionalità e realismo progettuale, con l’obiettivo di restituire nuova vitalità agli spazi pubblici e valorizzare il patrimonio storico e architettonico esistente.

Il Masterplan delinea una prospettiva di città più Europea e contemporanea, capace di integrare residenzialità, università, innovazione e spazi dedicati alla cultura e al tempo libero in coerenza con le politiche europee e gli obiettivi del Green Deal.

Con questo progetto, Latina si prepara ad avviare un percorso di crescita orientato alla qualità della vita, alla vivibilità urbana e alla sostenibilità ambientale, riscoprendo al contempo l’identità e il significato dei luoghi che ne rappresentano la storia e l’essenza più autentica.

Alfonso Femia Architetto


CHE DIRE :  gli Auguri,  i Complimenti e speriamo bene per Latina, per il suo futuro. 

Ma ancora:

....tutto bello, tutto perfetto o quasi. Il tutto  in una cornice Europea e poi tutto molto in linea col parlare contemporaneo....

Il vestito buono è pensato. Ora viene il difficile.  Il "vestito buono" ora bisogna realizzarlo, 

COSTRUIRLO.

In attesa di questa costruzione, l'oggi  fa si che  ci giungano i files di questa proposta,  il Master Plan del Piano di Recupero del Centro Storico di Latina. Naturalmente siamo curiosi, interessati a capire, a conoscere quale il futuro della città. Leggiamo con grande attenzione anche perchè ci potrebbe far piacere, nel caso ci fossero le condizioni,  dare un qualche contributo  alla città. Entrare nel merito e possibilmente condividere, almeno alcune  delle proposte....

Nel frattempo, ci soffermiamo  sulle pagine iniziali che accompagna il progetto e nella lettura della relazione, nella parte introduttiva....forse qualcosa va risistemata. Si tratta di pagine della storia della città che vanno raccontate per quello che sono e possibilmente senza...omissioni. 

Leggendo troviamo quanto segue:

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA  e a pag, 15  si legge: :  

2.3 Analisi cronologica dei principali “interventi” riferibili al nucleo storico e  di seguito si menzionano  i CONCORSI E LE PROPOSTE già fatte nel tempo. 

Si comincia con  il   1986  quando  l’arch. V. D’Erme presenta una proposta per Piazza del Popolo (“il passetto”), volto a stimolare e sollecitare l’Amministrazione e l’opinione pubblica sulla necessità di una sistemazione della Piazza del Popolo....

Successivamente si fa cenno  ai  diversi  INTERVENTI O MEGLIO LE PROPOSTE DI INTERVENTO SU PIAZZA DEL POPOLO O COMUNQUE NEL CENTRO STORICO.... 

Quale allora il problema ?? Cosa non torna?? Da quanto avvenuto nel 1986 in poi  si va avanti, con dovizia di nomi e cognomi ........salvo poi  arrivare al 2012 e leggere :

2012 | Concorso per idee, a cura dell’Ordine degli Architetti in concerto con il Comune per la risistemazione di Piazza del Popolo

CHIUSO.   

NON CI SONO altre  INFORMAZIONI e  IL TUTTO SI COMMENTA DA SOLO...

Possiamo solo dire  che  nel 2012  abbiamo partecipato  a quel Concorso d'idee, perchè ci credevamo come ci crediamo sempre quando c'è da metterci la faccia e perchè in quella situazione c'era stata anche la possibilità di coinvolgere  un team di giovanissimi che hanno creduto in quel progetto. C'era in quella IDEA, la voglia di nuovo oltre l'odore di stantio, di vecchio....di congelato, di  mummificato che a volte si respira in città.

IL CONCORSO FU FATTO e CI FU' ANCHE UN VINCITORE, UN SECONDO, ED UNA TERZA POSIZIONE.. LA GIURIA SCRIVEVA: 

IL PROGETTO VINCITORE .....HANGAR 3.0

" ...è' il progetto che, nel suo complesso, risponde alle finalità del bando, in quanto rappresenta  la soluzione architettonica ritenuta dalla Commissione fondamentalmente convincente.

La proposta, tutta condotta sul tema della costruzione del vuoto, connota Piazza del Popolo con elementi distintivi tipici della "città di fondazione", come ad esempio, i portici e gli spazi di relazione ben definiti in soluzioni che rimandano al linguaggio Metafisico. La proposta del progetto vincitore, sempre a parere della Commissione, interpreta alcune peculiarità di "materiali innovativi" e  di alta qualità che costituiscono il valore aggiunto  dell'idea progettuale : molto convincente è stata infatti, la capacità di coniugare i temi della storicità del luogo con le possibilità offerte dalle nuove tecnologie in tema di comunicazione che permette al progetto di raggiungere una sintesi in equilibrio tra tradizione ed innovazione Architettonica."


....era il 

PREMIO ERNESTO LUSANA.  LATINA EX GARAGE RUSPI

12.12.12

PROGETTO VINCITORE :  HANGAR 3.0


MASSIMO PALUMBO ACHITETTO

project team: Stefano Benetazzo, Antonio Chiominto, Mauro Chiominto

consuling: Sara Palumbo, Giacomo Ravesi.

Latina_Italy

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Solo un Concorso di Idee, 

sicuramente non una esercitazione di stile....

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A CHIUDERE QUESTA  PAGINA  

un pò triste...alcune riflessioni, e il pensiero va ad  Ernesto Lusana quando ci parlava del suo lavoro, del  territorio e come lo stesso lo trattasse.

Da Vittorio D'Erme col suo "passetto"  in giù, sono stati riportati nomi e cognomi ed era giusto farlo. Omettere, una paternità anche se riferita a situazioni non condivisibili, in questa materia è cosa gravissima  e l'omissione può accadere o per....decisione consapevole o ad essere buonisti, ma non è questa l'epoca, per errore....!

massimo palumbo 

28.10.2025 

ps. poi si potrebbe anche dire: 

quante storie ...ma era solo un CONCORSO DI IDEE....

 Si e' vero, solo un  CONCORSO DI IDEE, indetto da enti pubblici  e si è risposto come da richiesta....

 ......IL CONCORSO DI IDEE


HANGAR 3.0    alla Relazione, 

L'INTRODUZIONE.

Ottanta anni dopo, ed è tempo per riflessioni e sguardi visionari, tempo per nuovi segni capaci di rilanciare il messaggio della modernità rappresentato proprio all’inizio del secolo scorso, dalla fondazione delle città nuove. Latina, una volta palude, è città impostata per assi, per quinte, con isolati aperti: valori urbani da riaffermare e proprio su questi riannodare discorsi capaci di poter aprire a nuovi scenari per poter costruire la città sulla città.

Oggi ci viene chiesto, attraverso questo Concorso d'idee, di individuare un luogo di nuova identità e riconoscibilità.

Secolare è la centralità della piazza in Italia; individuata da grandi visitatori stranieri come Stendhal e Thomas Mann, centralità che discende da una serie di fattori concomitanti che attengono alla geografia e alla storia, alla cultura e alla religione, al clima ed all’economia. E pensando al Foro Romano si diceva... in quel “sontuoso interno a cielo scoperto” che era a Roma il Foro, si entrava come in uno spazio protetto, circondati dalle colonne e dalle mura dei templi, per essere cittadino e uomo devoto, per conversare e trattare gli affari, per incontrare gli altri e farsi vedere... La piazza italiana, nel corso dei secoli si proporrà come una inesauribile rappresentazione della vita en plein air, una messa in scena “teatrale” concepita per accogliere la folla delle feste, dei mercati, delle celebrazioni religiose.

Nel nostro caso… la Piazza del Popolo di Latina è il centro dell’impianto della città radiale sorta nel 1932. É una piazza difficile da vivere, una piazza progettualmente irrisolta... così come recita il bando. ......









HANGAR 3.0

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2012





lunedì 27 ottobre 2025



 F L T

2O25

MASSIMO PALUMBO

vetropiùcarta…frammento da una installazione

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Alcune note.

Termoli, siamo invitati a portare alcuni lavori in uno spazio espositivo della figlia di un caro amico, direi storico. Ricordo che erano gli anni novanta del secolo scorso e Renato Marini ci invitò al suo il CAMPO per la biennale del piccolo formato;  non sappiamo oggi cosa portare e abbiamo dubbi sul muoverci.!!.  Le giornate trascorse sono di quelle terribili, quando poi hai voglia di mollare tutto e trovare il modo ed il tempo di stare fermo, non rispondere al telefono e cerchi solo, se ti è possibile, di disintossicarti. Dispiace per l’amico Marini, declinare l’invito: carissimo..sarà per un'altra volta…!, proprio a lui che è un altro lavoratore infaticabile del territorio.!!  Poi la nottata è trascorsa tranquilla e lo sguardo sul tavolo di lavoro questa mattina è andato su una delle tante barchette di carta sparse per casa che ho fatto ultimamente. Esercizio manuale, occasione per rilassarsi, forse ma anche e soprattutto testimonianza e memoria per quanto accade ed è accaduto in questi giorni. Un gesto semplice, un’operazione mentale dal profondo significato e di vicinanza alla Flotilla diretta a Gaza… FLT

Ho raccolto questa mattina alcune di queste barchette e spero di poterle adagiare in un qualche spazio del bar, a Termoli.  A queste aggiungerò alcuni miei bianchi che metterò sulle pareti scelte. Dedico questa mia presenza a mia Mamma, a mio Padre, entrambi nativi di Termoli. Siamo sempre vissuti a Latina dove mio padre giovanissimo si trasferì dopo la guerra, per lavoro. Da bambino ricordo che a casa si parlava Termolese, e nel parlare c’era una battuta che diceva mio padre e che ricordo ancora. Era questa :….a mazz du castille!!. Per tanto tempo non ho saputo cosa fosse!

Massimo Palumbo

17.10.2025




BIOGRAFIA //

Massimo Palumbo (Casacalenda 1946 -). Risiede a Latina dove opera e svolge attività professionale e di ricerca. Architetto, artista. Interessato alle dinamiche incontro-scontro tradizione e innovazione, da attenzione alla partecipazione, alla progettazione di nuove ipotesi di sviluppo per tutelare la diversità delle comunità locali. Ama la trasversalità e il piacere delle contaminazioni: l’Arte e l’Architettura sono discipline ove la memoria gioca un ruolo fondamentale, i territori su cui si configurano sono sempre luoghi dello “spazio della memoria”. Diversi i suoi interventi sia nel pubblico che nel privato. A fare da scena ai suoi interventi due aree geografiche in particolare: l’area Pontina ove risiede e quella di origine: il Molise, anche se lo sguardo e “l’atteggiamento progettuale” va sempre oltre ogni confine.  I maestri: da Zevi a Sacripanti da Duchamp ad Achille Pace col quale ha avuto la fortuna di condividere amicizia e stima. Nel 2004 realizza su incarico del Comune di Latina e dell’Assessorato alla Qualità Urbana il monumento al carabiniere in Largo Caduti di Nassyria : “la fiamma del carabiniere” 2004.  Del 2007 il libro su Franco Libertucci: “Franco Libertucci scultore Re, Regine, Alfieri, Torri, Cavalli” Edizioni Levante. L’utopia realizzata è il Maack a Casacalenda_Molise. Diversi i suoi interventi e presenze nell’area vasta tra Arte e Architettura. Nel 2012 è vincitore con “Hangar 3.0” del Concorso Nazionale di idee per la riqualificazione di Piazza del Popolo a Latina. Concorso a cura del Comune di Latina e dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Latina. Del 2013 l’invito presso i Cantieri Culturali alla Zisa, a Palermo. È presente con “Vivi”. Opere di Massimo Palumbo”, mostra a cura di Cristina Costanzo. Del 2016 “Un unico viaggio. Massimo Palumbo_ Arte e Architettura (1970-2015)” a cura di Teresa Lucia Cicciarella a Barcellona presso il Reial Cercle Artistic. Nel 2017 “NIHIL_NADA opere di Massimo Palumbo” a cura di Joan Abellò Juanpere presso il Circulo de Bellas Artes a Madrid. Del 2019 “Autoritratto” a cura di Maria Arcidiacono ed Elena Donati progetto Macroasilo MACRO Roma. A fine del 2020, la Giuria dell’IN/ARCH l’Istituto Nazionale d’Architettura, all’unanimità attribuisce il Premio BRUNO ZEVI 2020 per la Comunicazione Architettonica al: MAACK, Museo all’Aperto d’Arte Contemporanea Kalenarte.  Del 2021 la pubblicazione del libro lo SPAZIO, il TEMPO, l’UTOPIA Maack caso studio Palladino Editore. Il racconto di un’idea, e il suo evolversi nel tempo. Il Maack a Casacalenda nel Molise con l’Arte Contemporanea tra le pieghe di luoghi antichissimi: un caso studio, come detto da più osservatori. Sempre nel 2021 partecipa al Concorso Nazionale per il recupero dello “Stallino” di piazza del Quadrato a Latina. Nel 2022 il Censimento Nazionale delle Architetture Italiane del secondo Novecento sono scelti   e fanno parte della ricognizione effettuata, tre suoi progetti: il Palazzo Comunale di Casacalenda, la Galleria Civica d’Arte Contemporanea Franco Libertucci e la Piazzetta “la scacchiera”.  Sempre nel 2022 promuove e dà il via a Casacalenda_Molise, alla Prima edizione del Festival delle Arti “COSTRUIAMO PAESAGGIO”. Del 2023 il libro “L’Asterisco. Delle vicende di una città viste da dentro”.  Edizioni Levante.  Nel febbraio del 2024 è a ROMA CASA DELL'ARCHITETTURA ACQUARIO ROMANO per LA SCACCHIERA forma e simbolo…una scacchiera a Casacalenda. A Trieste il 14.03.2024 per la Giornata Nazionale del Paesaggio Italiano presso la Biblioteca Statale STELIO CRISE per Ordine degli Architetti PPC di Trieste, Societa’ Minerva, AIDA Trieste, INARCH Triveneto. Intervento: Del ritorno al paesaggio...paesaggi in divenire per il Maack  Kalenarte Museo all'Aperto d'Arte Contemporanea.

2025

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