sabato 2 febbraio 2019





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silenziamo sgarbi














SILENZIAMO SGARBI : DIRITTO ALL' ARCHITETTURA 
GENNAIO 2019

Daddo

 CARO DADDO   RICCARDO CEROCCHI ARCHITETTO  LATINA GARAGE RUSPI

......Avevamo scritto: “…..Arriverà il giorno e si discuterà su le sue opere che ora, ai più appaiono sacrileghe quasi offensive..alla  Littoria di Oriolo Frezzotti. “
Proprio con Silvia Mastrantoni avevamo condiviso il senso della mostra e la lettura del lavoro di Cerocchi andava inevitabilmente a coniugarsi con i temi e i problemi della città, del territorio la sua crescita ed  il suo mutarsi.
Il tema quello delle “trasformazioni urbane” tema tanto difficile quanto affascinante, partendo dal periodo storico che lo ha visto interpretare le esigenze della città nuova sull’onda del vento della ricostruzione e della crescita nazionale degli anni sessanta/settanta del secolo scorso.
Gli interventi nel centro della città, i progetti fatti e realizzati o quelli rimasti sulla carta come il rifacimento della Banca d’Italia in piazza della Libertà . O l’attenzione, la cura, il senso dato anche a piccoli episodi che fanno la qualità urbana e il senso del tempo: la Farmacia dell’ospedale o il PoloNord,  edifici anche minimali  che faranno poi la storia dei luoghi. Ma anche le tante soluzioni diverse per gli edifici a tipologie variabili fino agli interventi  INA Casa o Gescal  e a scala più grande.
Avevamo scritto: “…..Arriverà il giorno e si discuterà su le sue opere che ora….



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giovedì 31 gennaio 2019

ricerca




..la ricerca è per definizione un continuo andare, tra transiti, fermate, soste e con qualche piccola pausa prosegue il nostro viaggio  con l’intento di raccolgliere esperienze di ri-scoperta e ri-appropriazione dei territori attraverso le diverse pratiche artistiche e culturali, l'attenzione è per i  territori di margine, di confine di risulta… le aree interne del paese, o marginali delle città….



mercoledì 30 gennaio 2019

il viaggio straordinario



...il viaggio straordinario






     

































 "...Che tra il tradizionale e il nuovo, o tra ordine e avventura, non esiste una reale opposizione, e che quello che chiamiamo tradizione oggi è una tessitura di secoli di avventura."
Jorge Luis Borges
Un lungo percorso, un viaggio senza interruzione fatto di stop and go infiniti..secoli di tessitura ...un viaggio straordinario.




...i luoghi









...i luoghi

                                   




                                   " ... lo sono di quelli che credono - e per me è molto importante - che gli uomini appartengono a qualche luogo. L’ideale è essere di un luogo, avere le radici in un posto, ma che le nostre braccia siano aperte a tutto il mondo, che ci siano utili le idee di qualunque cultura. Tutti i luoghi sono perfetti per chi vi si adatta ed io, qui nei miei Paesi Baschi, sento che questo è il mio posto, come un albero che si è adattato al proprio terreno, ma con le braccia aperte a tutto il mondo..."

                                                Eduardo Chillida







                                  

franco purini



Ci siamo incontrati l'altra sera con Franco Purini, eravamo al MAXXI di Roma per la presentazione di un libro.

Libri al MAXXI.
"Operazioni (in arte e in architettura)"
di Lorenzo Degli Esposti

Un’acuta lettura della contraddizione tra l’autonomia dell’architettura e la sua dipendenza dal luogo specifico e dal tempo storico.  L’arte degli anni Sessanta e Settanta, dalla Minimal Art all’arte concettuale, dall’Art-Language alla Primary Structures, indaga i procedimenti dell’appropriazione, della notazione e della processualità, per attivare letture inedite e per produrre nuove formalizzazioni dell’oggetto nel clima culturale dello strutturalismo e della contestazione.  Artisti come Sol LeWitt, Walter De Maria, Donald Judd ecc. condividono intenti ed esiti con le contemporanee ricerche di Peter Eisenman, Archizoom, Franco Purini, nell’indagine sulle contraddizioni tra l’autonomia dell’oggetto e le sue relazioni con il luogo e il tempo.Il volume Operazioni (in arte e in architettura) traccia questa storia dal punto di vista di un progettista che si interroga sulla ragione delle scelte nella composizione architettonica e urbana.

ha introdotto
Irene De Vico Fallani MAXXI Ricerca
sono intervenuti
Lorenzo Degli Esposti autore del volume
Antonino Saggio Sapienza Università di Roma
Luca Galofaro Università di Camerino
Pietro Zampetti Sinestetica
Alberto Iacovoni





Qualche anno fa...era Franco Purini che scriveva:

…..per quanto riguarda l'architettura, il rapporto tra arte e città si pone oggi in termini rovesciati sia rispetto ai ruoli tradizionali dell'artista e dell'architetto sia nei confronti di posizioni più radicali. In relazione a queste ultime non è più l'artista che vuole segnare la città come architetto - è il caso del Museo degli Elimi e del Teatro a Gibellina di Pietro Consagra - ma è l'architetto che vuole edificare la città come artista.
L'architetto rivendica una sua totale libertà creativa, riprendendosi quel ruolo che prima delegava all'artista, e che consisteva nell'accendere con l'unicità della presenza dell'arte lo spazio dell'architettura ritenuto in qualche modo privo di una autentica bellezza. Frank O. Gehry a Bilbao e Peter Eisenman a Berlino, nel monumento alle vittime dello shoah, hanno superato i confini specifici dell'opera architettonica, dando vita a due episodi di arte urbana nella quale le dimensioni della scultura, della pittura, dell'installazione, si mescolano in una originale combinazione.
 Sempre più frequenti sono gli esempi di interventi sul paesaggio nei quali gli architetti si muovono ormai con ispirata sicurezza sui temi della Land art.


    Franco Purini

lunedì 28 gennaio 2019

Caro Daddo





...a margine della mostra  "Caro Daddo Riccardo Cerocchi Architetto"
a cura di Silva Mastrantoni, Massimo Palumbo

Latina
Garage Ruspi  Gennaio 2019








"...Che tra il tradizionale e il nuovo, o tra ordine e avventura, non esiste una reale opposizione, e che quello che chiamiamo tradizione oggi è una tessitura di secoli di avventura."
Jorge Luis Borges