sabato 20 settembre 2025

RIGENERAZIONE URBANA LATINA CITTA' IN SCENA

 


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QUANDO UN FESTIVAL NON SI NEGA  A NESSUNO.

a LATINA CITTA' IN SCENA 

martedi 16 settembre 2025 Museo CAMBELLOTTI 


LATINA – E’ arrivata per la prima volta a Latina una delle tappa di Città in scena, il Festival diffuso della rigenerazione urbana, giunto al suo terzo anno ideato e promosso da Ance, Associazione Mecenate 90, Cidac con il patrocinio di In/Arch. Città in scena ha l’obiettivo di mettere in luce le tante iniziative e i progetti innovativi di rigenerazione urbana che attraversano l’Italia, con un focus particolare sulle città intermedie. La tappa di Latina che andrà avanti per tutta la giornata è iniziata alle 10 al Museo Cambellotti.


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Senz'altro ci ha fatto piacere vedere Latina nel circuito dell'INARCH come tappa di Città in scena, il Festival diffuso della rigenerazione urbana, ed inevitabilmente il pensiero torna  alla  giornata  trascorsa al Museo Cambellotti.  In  diversi  durante quella mattinata, ma anche dopo, ci hanno chiesto: ma cosa ne pensi di quanto è stato  detto ??  Sono quasi certo di aver evitato  risposte. Ma volendo dare risposte sensate e andando a scavare tra i ricordi,  esce fuori un articolo che scrissi per la testata locale LATINA OGGI,  ed era il 27 luglio del 2020 : qualcuno a Latina cominciava a chiedersi cosa fosse questa Rigenerazione Urbana.  Cinque  anni dopo in verità rimaniamo un po' perplessi  per quanto visto e sentito...

A Latina in particolare,  a parte i buoni propositi,  nulla si è fatto da allora  e si gioca ancora come anche in altri luoghi, come abbiamo potuto vedere nella giornata del festival, in un equivoco antico : il rigenerare non è una questione di edilizia, al contrario vuole trattare  problematiche urbanistiche.... e questo nel 2020 come oggi. 

L'intervento, di 5 anni fà....Vogliamo sperare  che considerando il tempo trascorso non risulti obsoleto.

Buona Lettura.! 

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Alla cortese attenzione 

del Direttore di Latina Oggi Alessandro Panigutti.


Altre necessarie azioni di rigenerazione urbana.

In un interessante articolo di Anna Lombardi, su Repubblica, “Non cancellate le opinioni”, si dice che “Il silenzio non aiuta nessuno … e ingabbiare il linguaggio non aiuta a risolvere i problemi. È uno spreco di energia: allontana dalla ricerca di soluzioni concrete… “. 

Anche per questo, mi sono deciso ad intervenire sul dibattito che riguarda la rigenerazione urbana, qui a Latina. Perché rigenerare è una bella parola, un bel verbo che sa di positivo, che guarda al nuovo, a nuove possibilità. Nello specifico, riferita all’urbano, alla città nel suo complesso, richiede, conseguentemente, trasformazioni urbanistiche. E allora, tralasciando di consultare i libri della nostra biblioteca, dove sono descritte le storie delle città, le loro stratificazioni, i miti che hanno formato nel tempo le nostre conoscenze e il nostro sapere, sarebbe sufficiente consultare Wikipedia dove “con rigenerazione urbana si intende un programma di riqualificazione del territorio come rimedio al degrado urbano”. Se non c’è degrado, se non viene prioritariamente individuato e descritto, non si può parlare di recupero, di riqualificazione, di rigenerazione. Diversi sono gli spazi aperti indifferenziati che, qui a Latina, nelle vecchie e nelle nuove periferie, attendono di essere trasformati in luoghi caratterizzati da una propria identità, dove i cittadini possano incontrarsi e stare. Urge allora un impegno progettuale che sappia interpretare la società di oggi e che si confronti senza mimetismi con la morfologia dei luoghi, con la storia intesa nel suo divenire, in cui, anche in una città giovane come Latina, sia possibile l’affermazione collettiva di una sensibilità e di un linguaggio contemporaneo. Il contesto a cui mi riferisco è appunto quello dello spazio pubblico, con l’obiettivo di ridurne l’anonimato e conferirne contestualmente una propria personalità. “Monumentalizzare la periferia” affermava l’architetto spagnolo Oriol Bohigas, già diversi anni fa, promuovendo una moltitudine di progetti sullo spazio pubblico, con la realizzazione di piazze, giardini e attrezzature collettive, anche attraverso interventi di arte urbana. Di questo mi sono occupato a Casacalenda, nel Molise, realizzando il Maack Museo all'Aperto d'Arte Contemporanea Kalenarte e anche qui a Latina, già da diverso tempo, con diversi altri architetti e artisti, lasciando una memoria nei progetti realizzati, nelle riviste, nei cataloghi, e in diverse altre manifestazioni, sia in ambito locale che nazionale. Il decoro urbano, compreso nella rigenerazione urbana, non può che essere, per noi, se non occasione e momento di incontro significativo tra Arte e Architettura, nella Città Pubblica. E allora, con la speranza che ci si sottragga progressivamente alle logiche speculative e privatistiche degli operatori finanziari, che ci consegnano di fatto città per pochi e tutte uguali, auspichiamo che per riformare la propria azione nella direzione del comune, bene, anche a Latina, si possa ripartire dalla “città raccontata, rigenerata o…. sognata”.

Massimo Palumbo.

______________________22.07.2020