CARO DADDO RICCARDO CEROCCHI ARCHITETTO LATINA GARAGE RUSPI
Proprio con Silvia Mastrantoni avevamo condiviso il senso della mostra e la lettura del lavoro di Cerocchi andava inevitabilmente a coniugarsi con i temi e i problemi della città, del territorio la sua crescita ed il suo mutarsi.
Il tema quello delle “trasformazioni urbane” tema tanto difficile quanto affascinante, partendo dal periodo storico che lo ha visto interpretare le esigenze della città nuova sull’onda del vento della ricostruzione e della crescita nazionale degli anni sessanta/settanta del secolo scorso.
Gli interventi nel centro della città, i progetti fatti e realizzati o quelli rimasti sulla carta come il rifacimento della Banca d’Italia in piazza della Libertà . O l’attenzione, la cura, il senso dato anche a piccoli episodi che fanno la qualità urbana e il senso del tempo: la Farmacia dell’ospedale o il PoloNord, edifici anche minimali che faranno poi la storia dei luoghi. Ma anche le tante soluzioni diverse per gli edifici a tipologie variabili fino agli interventi INA Casa o Gescal e a scala più grande.
Avevamo scritto: “…..Arriverà il giorno e si discuterà su le sue opere che ora….
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