2006_WORKS/LAVORI,
“….nobite”
Architetto Massimo Palumbo
Progetto di un prototipo di bagno pubblico
COMUNE DI LATINA
Assessorato alla qualità urbana
2006
Il piccolo edificio “….nobite”, il cubo 4.70x4.70x4.70, si configura come estrusione di un masso granitico affiorante dal terreno, un blocco che si apre e ruota su se stesso, come prima radice dell’oggetto. E’ un attento lavoro di sintesi tra linguaggio espressivo e valenza tecnologica. Con la sua forte carica sperimentale l’opera si pone in una condizione di sospensione formale e di voluta diversità rispetto al contesto costruito. Il progetto oltre che negli aspetti compositivi e formali rispecchia con coerenza la volontà di innovazione anche nelle componenti bioclimatiche e costruttive, come si evidenzia dallo studio dei dettagli tecnici, dagli impianti ai materiali.
L’oggetto architettonico è prevalentemente chiuso per esaltare i valori plastici e l’effetto della massa. Nell’unità monomaterica sono presenti solo poche bucature. L’edificio ha una struttura mista in acciaio e calcestruzzo, ed è rivestito per intero da pannelli di poliuretano montati a debita distanza dal paramento murario. L’ossatura dell’edificio da adibire a bagni pubblici per la città è costituita da una struttura ad L in cemento armato: pannello di base e parete verticale oltre ad una gabbia strutturale in acciaio, appoggiata alla parete in calcestruzzo. I solai sono realizzati con pannelli sandwich di poliuretano espanso, mentre per le pareti di tamponamento sono stati utilizzati dei grandi pannelli di poliuretano sinterizzato, di 10 cm di spessore. L’edificio è interamente rivestito da lastre in travertino stuccato e levigato della dimensione di 60x60 a formare un pannello, montato a distanza dal paramento murario, in modo da realizzare una parete ventilata. L’uso di questi materiali è pensato, da un lato, in funzione della loro notevole leggerezza nei trasporti e nei montaggi e, dall’altro, verso il controllo del bilancio energetico in generale; l’interno di questo edificio è interamente rivestito da un pannello di laminato tipo Abet per interni. L’oggetto architettonico, nonostante le diversità e l’apparenza “futuribile”, in verità presenta una forte relazione con la tradizione e la cultura razionalista del sito cui proponiamo l’intervento. ( MP.)