Spazi a (dis)misura d’artista, chiacchierando di public art. A Napoli, per i Martedì Critici, c’è Giancarlo Neri .
Giancarlo Neri, Lo scrittore, 2003-2005
Quella volta che invase via Krupp, a Capri, con centinaia di lampadine accese. O quell’altra in cui piazzò un maxi cavallo galleggiante tra le acque del golfo di Napoli, di fronte Castel dell’Ovo. Oppure quando mise in mezzo al Parco di Villa Ada, a Roma, uno scrittoio e una seggiola alte quanto un palazzo.
Giancarlo Neri, protagonista del terzo appuntamento napoletano dei
Martedì Critici, è uno che ama confrontarsi con la natura degli spazi, sfruttandone caratteristiche, limiti, possibilità e condizioni. Una vocazione al confronto col reale che punta al coinvolgimento –spesso ironico – dello spettatore e spinge verso la trasformazione radicale dei contesti. Più che collocare un’opera in uno spazio, Neri la utilizza come generatore di alterazioni percettive, scegliendo la via dell’arte pubblica come dimensione espressiva principale. In questa direzione vanno i suoi numerosi progetti in Italia e all’estero: da quello del Circo Massimo di Roma nel 2008, all’ultimo spettacolare intervento di Rio de Janeiro, nel gennaio 2012. Una ricerca che lo ha consacrato come uno dei più originali artisti italiani contemporanei.
28 febbraio 2012, ore 18
Palazzo delle Arti Napoli, via dei Mille 60a cura di
Alberto Dambruoso e Marco Tonelli