venerdì 3 novembre 2023

 



Capponi Editore


               ....è uno spazio più antico è lo spazio antico, è lo spazio plastico della muratura piena antica, quello che viene ripreso nelle architetture di Loos  e nei dipinti architettonici della metafisica dechirichiana. Ecco dunque che con i suoi confronti  tra Loos, De Chirico e Nietzsche questo libro ci introduce, accompagna e guida in un territorio culturale di grande interesse e di peculiari prospettive.

Stefano Gallo

Professore di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Università di Roma "Tor Vergata". 




ADOLF LOOS E LA NEGAZIONE DELLO STILE

Cos’hanno in comune l’architetto Adolf Loos, il filosofo Friedrich Nietzsche e il pittore Giorgio de Chirico? Ce lo spiega Domenico Cornacchione nel suo saggio intitolato “Adolf Loos e la negazione dello stile – L’influenza di Friedrich Nietzsche sull’opera di Adolf Loos e il confronto con la Metafisica di Giorgio de Chirico” edito da Capponi Editore, con prefazione di Stefano Gallo, docente di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università Tor Vergata di Roma. Dal 6 ottobre 2022 in tutte le librerie e online, anche in versione ebook.

«Forse per capire Adolf Loos» scrive Cornacchione, «potrebbe essere utile partire da Giorgio de Chirico. Il padre della Metafisica, esattamente come Loos, e all’incirca negli stessi anni, si è trovato stretto tra il mondo delle avanguardie, di cui in una certa misura faceva parte, e il classicismo, da cui voleva far discendere la sua figura, ed esattamente come Loos non scelse né l’una né l’altra strada, ma ne tracciò una nuova che non era né classica né moderna, ma entrambe le cose allo stesso tempo. De Chirico segnò una strada fatta d’invenzioni nuove ma anche di secolari tradizioni, e lo stesso fece Loos. Insieme inaugurarono, senza mai incontrarsi, e in maniera del tutto indipendente l’uno dall’altro, un approccio originale e inedito al mondo moderno che si era ormai mostrato prima con le vitalistiche e stilizzanti innovazioni estetiche della fase Art Nouveau/simbolista, poi con la forza distruttrice, riduttiva e artificializzante delle avanguardie, anzitutto del cubismo. Una terza via, quindi, un nuovo modo di intendere il tempo moderno; ma da cosa trae origine questa visione del mondo? Che cosa ha spinto il pittore e l’architetto a orientarsi nella medesima direzione?»

In questo volume Cornacchione cerca di rispondere proprio a queste domande, e identifica nella filosofia di Friedrich Nietzsche una probabile risposta.  Sappiamo con certezza» continua Cornacchione, «che de Chirico, è lui stesso a dircelo, nella teorizzazione della sua “pittura più profonda” deve molto a Friedrich Nietzsche. Sono stati i testi del filosofo tedesco, infatti, che influenzarono il giovane pittore e che lo portarono su una strada non ancora battuta prima.  Ora, che anche Adolf Loos conoscesse e leggesse Friedrich Nietzsche è una circostanza che possiamo considerare certa. Basta ricordare che all’inizio della seconda raccolta di scritti pubblicata dall’architetto troviamo una citazione di un importante aforisma di Nietzsche: “Alles Entscheidende entsteht trotzdem” (ciò che è decisivo si compie nonostante tutto). Finora, però, in pochi hanno tentato di chiarire quanto profonda possa essere stata questa conoscenza e in che misura possa aver influenzato Adolf Loos, ma proprio il debito culturale contratto con Nietzsche potrebbe essere stato fondamentale nell’individuazione della nuova strada percorsa dall’architetto, così come lo è stato per de Chirico.»

Questi i temi affrontati nel saggio “Adolf Loos e la negazione dello stile – L’influenza di Friedrich Nietzsche sull’opera di Adolf Loos e il confronto con la Metafisica di Giorgio de Chirico”, dal 6 ottobre 2022 in tutte le librerie e online.

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Domenico Cornacchione, nasce in Molise nel 1984, vive a Roma.