Il fiume della speranza
2023
Premessa
Erano gli anni cinquanta del secolo scorso e nei tre mesi estivi a casa nostra puntualmente si metteva in atto un rito: il tragitto da Latina a Casacalenda nel Molise. Una volta arrivati, le finestre della casa dei nonni venivano riaperte: le stanze riprendevano a vivere. Erano le vacanze. Dalle finestre un paesaggio unico: il bosco, i vicoli e la grande scalinata in pietra che portava alla stazione ferroviaria. Fonte Pompa, un mondo e il tempo trascorreva sereno tra giochi e senso di libertà. Poi capitava che gente, paesani, a volte anche vicini di casa, si ritrovavano per momenti di festa. Si sentivano suoni, risate, balli e brindisi e all’improvviso a spezzare tanta apparente spensieratezza potevi registrare dei pianti, delle urla, dei singhiozzi di madri, sorelle, padri. Naturalmente cercavi di capire cosa stesse accadendo vicino alla casa dei nonni ma si faceva fatica e sarà solo in età più adulta che darai senso a quanto accaduto. Dopo questi momenti di gioia, di canti, misti a dolore, sgomento e rabbia, il giorno successivo vedevi uscire da quelle case tante valige, scatole di cartone e ancora valige. Poi la gente, gli amici, i parenti che accompagnavano a prendere un treno chi aveva deciso di andare via: il fiume della speranza.
Il Progetto
...sembra che, negli spazi aperti, un’opera d’arte, per essere compresa ed accettata, abbia bisogno di un evento, di una molteplicità di situazioni e di attività che ne consentano le decodificazioni e quindi la progressiva auto identificazione. Forse anche per questo la nostra idea di progetto è nata riflettendo, più che sui caratteri architettonici e stilistici del luogo, soprattutto sui tratti prevalenti della sua storia sociale. I cittadini hanno bisogno di materializzare il senso di appartenenza e il senso di identità, prevalentemente intorno ai miti della memoria, delle tradizioni. La proposta progettuale.
Oggetto della nostra proposta è la scalinata in pietra, quella più importante sul piano formale ed urbanistico del paese. Quella che da Fonte Pompa porta a scendere in direzione della Stazione ferroviaria e a salire su Piazza Mercato, Corso Roma, centro del paese e crocevia per le diverse direzioni. Il progetto, di sapore minimalista, è leggibile attraverso segni elementari e di facile impatto. Sono segni, tracce luminose puntiformi e la nostra proposta si evidenzierà al calar del sole: la notte, il buio che diventa luce.Saranno tanti i punti luce, piccoli led incassati nella pavimentazione in pietra attualmente in fase di rifacimento. Tanti i punti, tanti a ricordare il ...fiume della speranza. Il fiume dell’emigrazione che portò negli anni 50 solo nella città di Montreal nel Canada più di ottomila Casacalendesi. Naturalmente la luce servirà a far risaltare la bellezza dei luoghi per un nuovo modo di vivere lo spazio anche di sera, nella giusta atmosfera e con la sicurezza che deriva da una maggior visibilità nelle ore più buie. Nelle pavimentazioni i corpi illuminanti a LED saranno alloggiati nelle lastre e nei masselli.
I led saranno collegati mediante cavetti elettrici a una centralina e comandati da un'app apposita: è quanto basta per trasformare un pavimento da esterno in uno spazio di pregio, in cui l'outdoor design incontra la tecnologia. Ogni sorgente luminosa sarà circondata da un elemento isolante in resina che la rende completamente stagna, per poter funzionare in tutte le condizioni atmosferiche. La particolare disposizione dei cavetti di collegamento è studiata in fase esecutiva per rendere più facile la posa dei masselli. A vista, un rivestimento in vetro satinato che consente di ottenere una luce diffusa, mai abbagliante, con un design curato in ogni dettaglio. Tanti i punti luci per un numero utile a realizzare una lunga scia sovrapposta al pavimento in pietra della scala, un modo per raccontare, ricordare la storia delle genti di questo luogo, spesso accumunate da un’unica vicenda umana, e questo fino a tempi più recenti.
massimo palumbo
17.04.2023