una....pagina bianca di MASSIMO PALUMBO una pagina bianca di MASSIMO PALUMBO ....dover scrivere,disegnare, appuntare un qualcosa.... dare inizio ad una idea,ad un progetto.. e per un motivo o per un altro,essere completamente a corto di idee. Una relazione, un testo scritto, un articolo di giornale e ci troviamo davanti al foglio bianco senza sapere come iniziare...qualcuno ha già detto la sindrome del foglio bianco...
sabato 20 febbraio 2016
Un unico viaggio. Arte e architettura 1975-2015
Massimo Palumbo. Un unico viaggio. Arte e architettura 1975-2015
Sedi: Reial Cercle Artístic de Barcelona, Carrer Arcs, 5, Barcellona
Casa degli Italiani, Passatge de Méndez Vigo, 8, Barcellona
Vernissage: martedì 8 marzo 2016
Curatore: Teresa Lucia Cicciarella
Catalogo: disponibile in mostra. A cura di Teresa Lucia Cicciarella
Coordinatrice dell’Evento Tiziana Tozzi
Genere esposizione: arte contemporanea, mostra antologica
Durata: fino al 27 marzo 2016
Orari: 10.00/20.30
Ingresso: libero
Info: http://massimopalumbo.blogspot.it/; http://www.reialcercleartistic.cat; www.casaitaliani.com
COMUNICATO STAMPA
Una doppia antologica di opere di Massimo Palumbo (1975-2015) si terrà a Barcellona nel mese di marzo
Si inaugurerà martedì 8 marzo 2016, a Barcellona, una doppia mostra antologica dedicata al lavoro di Massimo Palumbo, architetto e artista italiano. Due le sedi interessate dall’evento espositivo, a cura di Teresa Lucia Cicciarella: la Casa degli Italiani e il Reial Cercle Artístic de Barcelona, entrambi centrali e prestigiosi punti di ritrovo e dibattito culturale e artistico nel capoluogo catalano. La mostra di Palumbo registra il patrocinio del Consolato Generale d’Italia di Barcellona, oltre a quelli del MAACK, Museo all’aperto d’Arte Contemporanea Kalenarte, di ARATRO - Centro di arte contemporanea dell’Università degli Studi del Molise, dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Latina e del Comune di Casacalenda (CB).
La Casa degli Italiani, fondata nel 1865, è un'Associazione benefico-culturale attiva nella promozione e diffusione della lingua e cultura italiana a Barcellona: il presidente, Giuseppe Meli, introducendo la mostra di Palumbo ha espresso il suo apprezzamento per una poetica “improntata alla ricerca di linguaggi artistici sempre nuovi e differenti” e scaturita dall’espressione, strettamente connessa, dei temi e dei canoni dell’arte e dell’architettura. Anche la seconda sede della mostra, il Reial Cercle Artístic (con sede nel quattrocentesco Palau Pignatelli, nel Barrio Gotico), vanta una storia più che centenaria: fondato nel 1881, il Cercle è stato annesso nel 2003 nel novero delle fondazioni d’interesse culturale su territorio spagnolo e svolge con continuità attività espositive, anche in collaborazione con la Casa degli Italiani.
In esposizione a Barcellona saranno più di sessanta opere realizzate tra il 1975 e il 2015, attraverso le quali si compie un unico denso percorso tra arte e architettura: ambito, quest’ultimo, nel quale Palumbo svolge la sua formazione e, oggi, un affermato iter professionale. Si tratta di “un unico viaggio” – così nelle parole del protagonista – condotto con passo coerente tra settori che non si escludono a vicenda ma, al contrario, si sostengono, completandosi in simili riflessioni sulla materia e sulla memoria dei luoghi, delle persone e delle cose, sulla responsabilità civile e sul senso più autentico dei valori d’identità e collettività.
Già dagli anni universitari interessato all’arte e all’alternanza tra creatività e prassi architettonica, Palumbo ha associato alla progettazione innumerevoli serie di disegni, studi su carta, collage polimaterici; nei primi Novanta approdando a una poetica personale che, gravitando intorno alla bidimensionalità della tela ma aprendola a nuovi sviluppi, attraverso l’inserimento di materiali altri, afferma nella scelta del bianco la volontà di un azzeramento cromatico che contiene, in potenza, innumerevoli sviluppi e significati. In una chiave di semplicità e rigore che, non di rado, approda a forme di narrazione in nuce e a temi di valore etico, politico.
L’approccio di Palumbo all’architettura sarà testimoniato dall’ampia sezione della mostra ospitata dalla Casa degli Italiani: un linguaggio lineare, sviluppato in chiave anti-monumentale sebbene emerga, a più riprese, il rimando a un’utopia che vuole segnare il tessuto urbano con forme e spazi archetipi. Non mancherà un significativo richiamo all’attenzione di Palumbo verso l’arte nella città e nel paesaggio: a tal proposito, saranno esposte documentazioni e bozzetti di recenti interventi dell’artista su territorio italiano e dell’incessante attività di promozione culturale e sociale svolta attraverso il progetto Kalenarte che, dal 1990, arricchisce il territorio molisano di Casacalenda (Campobasso) di opere d’arte urbana, concepite per la collettività.
Il percorso artistico di Palumbo, rappresentato da disegni, pittura, installazioni e collage di materiali eterogenei, spesso poveri o di recupero, sarà invece approfondito nelle sale del Reial Cercle Artístic.
In occasione del vernissage sarà presentato il catalogo, con un saluto iniziale di Giuseppe Meli, presidente della Casa degli Italiani, testo critico di Teresa Lucia Cicciarella e testimonianze di Lorenzo Canova e Andrea Lanini.
Le opere di Palumbo rimarranno nelle sale della Casa degli Italiani e del Reial Cercle Artístic fino al prossimo27 marzo.
Con preghiera di cortese pubblicazione e radio-tele-web-diffusione. I giornalisti che volessero richiedere foto in formato jpeg o contattare l’ufficio stampa per ogni altra informazione possono rispondere a questa e-mail.