soli... a corviale, dicembreduemilaquindici.
“soli a corviale”
......la ridefinizione
dei valori sociali, culturali, economici, tradizionali e relazionali,
costituiscono la nuova cifra della complessità presente nel tessuto urbano
delle città contemporanee…e noi eravamo
“ soli ” al Corviale.
Queste
ultime parole e il significato di un discorso, di un abitante, un cittadino del quartiere, coinvolto
a parlaci a raccontarci del proprio rapporto con questa porzione di città è quanto da noi raccolto
nell’attraversare il chilometro
costruito del Corviale a Roma.
Poi la consapevolezza in lui come in altri della forte mancanza di legami comunitari e il
sentirsi ai margini e un po’ abbandonati.
Il desiderio allora di rinascere o
addirittura ..di nascere, di sorgere di aprire un nuovo giorno, una nuova
stagione, una nuova possibilità che il governo della città gli da per non
essere più…”soli ”.
Due “soli “
per Corviale , anzi “soli a corviale “.......la metafora di una nuova vita, di un sorgere,
di un esserci, di una nuova consapevolezza sul territorio, di una nuova
centralità per Roma.
Un segno
forte e leggero nello stesso tempo va a rapportarsi alla giusta scala ...al
chilometro costruito.
Un segno, un doppio cerchio con la sua carica dinamica andrà
a stagliarsi creando nuovi panorami, nuove prospettive.
Visionari?? Forse…
... a sera poi le luci a led riproporranno la loro presenza...un nuovo obelisco,
”soli
al Corviale”. (*)
mp.
03.12.15
BM E nginering srl/Paolo Costanzo architetto/Massimo Palumbo architetto
(*) dalla
relazione
2015 /
Concorso internazionale di progettazione RIGENERARE CORVIALE
BM E nginering srl/Paolo Costanzo architetto/Massimo Palumbo architetto