venerdì 14 settembre 2012

per il concorso di piazza del popolo a latina



 
 
LATINA PIAZZA DEL POPOLO
2012
 


‘l’isola’
FINALIZZATO AL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE
DELLA PIAZZA DEL POPOLO A LATINA


Caratteri generali dell'area di concorso
La Piazza del Popolo di Latina è il centro dell’impianto della città radiale sorta nel 1932 sul
luogo storico, detto ‘Cancello del Quadrato’, incrocio di strade pre-bonifica che conducevano
dai Monti Lepini al mare.
E’ una piazza difficile da vivere, una piazza progettualmente irrisolta. L’architetto Oriolo
Frezzotti, progettista di Littoria (nome fondativo della città), ne dovette elaborare varie
soluzioni prima della stesura definitiva, senza però raggiungere risultati convincenti.
Abitare una città del novecento significa rapportarsi con gli spazi in modo diverso rispetto alla
lunga tradizione architettonica italiana. Tradizione caratterizzata in gran parte da centri di
impostazione urbanistica medievale con strade e piazze di dimensioni limitate, e pietre locali
dal sapore caldo.
La città nuova nasce con strade larghe, pensate e previste per l’uso delle auto, e piazze
ampie, adatte principalmente alle adunate politiche dell’epoca in cui sono state costruite. Il
colore bianco del travertino domina e riflette la luce del sole.
La Piazza del Popolo è situata al centro dell’asse urbano Tribunale-Piazza del Quadrato. Un
asse complesso, la parte più progettata del sistema urbanistico radiale, su cui si succedono
gli edifici più significativi della città con viali alberati, quinte, prospettive e inquadrature
suggestive.
L’ampiezza della piazza non permette zone ombreggiate per il riparo dal sole estivo, battente
fino a tardi; i portici che la perimetrano, sono elementi architettonici chiaroscurali e non
luoghi di fruizione per l’incontro o la sosta. Così nel corso degli anni, la piazza ha svolto
semplicemente il ruolo di rotatoria e parcheggio per le auto. Il giardinetto all’italiana con
aiuole e pavimentazione con ciottoli di fiume e listelli di cotto, a fasi alterne, è ridotto
all’abbandono. L’ampio spazio pavimentato e deserto è luogo per manifestazioni di varia
natura, avulse dal contesto architettonico. Ma è anche vero che negli ultimi anni si sono
susseguiti eventi di carattere spontaneo che, pur senza un organico inserimento, sono
espressione di una volontà di incontro e scambio per la collettività.
Da molti anni si sperimentano fallimentari isole pedonali semplicemente interrompendo il
flusso del traffico con barriere amovibili, alimentando vivaci dibattiti tra i cittadini e categorie
commerciali.
Pedonalizzare una parte di tessuto urbano significa elaborare un progetto architettonico.
Pertanto il concorso si prefigge lo scopo di connotare la piazza principale della città, quale
spazio maggiormente rappresentativo di essa, attraverso lo strumento del progetto
architettonico nel rapporto con le architetture esistenti, con la forma della città. Un nuovo
approccio al traffico urbano attraverso l’introduzione di una mobilità integrata, tra veicoli
privati, pubblici, piste ciclabili, zone a traffico limitato e zone pedonali.
Un atto rifondativo che porti la vitalità di un nuovo uso quotidiano, di passaggio e sosta,
potenziandone la naturale vocazione di spazio aggregativo e di scambio. Un luogo di nuova
identità e riconoscibilità anche della città contemporanea.