“La sedia
di Polifemo” 1996
Installazione 5,00X5,00x5,00 ferro, tubolari innocenti
Massimo Palumbo
Latina,
Parco di Fogliano
L’identità,
il riconoscersi ecco …
ricordo sul
pontile proteso verso le acque del lago l’installazione … la sedia di Polifemo,
il silenzio assoluto che solo lì in quel luogo magico, si può cogliere,
occasione che considerammo unica e particolare, quella di poter godere di
quello spazio, di quello scenario naturale patrimonio di noi che viviamo questo
territorio … …e poi il dialogo privilegiato con il lago, il parco letterario, i luoghi carichi di storia : Ulisse, l’Odissea.
La mia sedia, la sedia dalle dimensioni fuoriscala, era un invito a sedersi, un invito a fermarsi e riflettere per un attimo … ascoltare il rumore del silenzio.
La struttura in ferro, il cubo era il desiderio di chiudere, di circoscrivere uno spazio ideale, uno spazio psicologico con in lontananza il profilo inconfondibile del Circeo …
Massimo Palumbo
A vincere è stato il pressapochismo ...purtroppo dilagante e la burocrazia: pali in ferro del tipo tubolari innocenti non si possono infilare nella duna!
Il permesso anche se provvisorio per un mese non c'è................... e " la sedia di Polifemo" non si monta: tanto lavoro preparatorio è andato a monte. Non ci sono parole.
29.07.2012.
ps. sicuramente se avessimo voluto realizzare una casa abusiva avremmo avuto più fortuna.