giovedì 30 ottobre 2025

....le OMISSIONI .

 



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....le OMISSIONI .


....quando non si cita e/o si omette, 

la cosa può avvenire sia per decisione consapevole

 che per errore...


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MASTER PLAN PER LATINA 

 di  FEMIA _ RANIERI_ ROMAGNOLI.

.....E’ stato approvato  il Master Plan  del Centro Storico di Latina, elaborato con i progettisti Francesco  Romagnoli ed Emilio Ranieri. Il progetto definisce una visione strategica per il futuro del cuore della città, attraverso interventi ispirati a principi di sostenibilità, funzionalità e realismo progettuale, con l’obiettivo di restituire nuova vitalità agli spazi pubblici e valorizzare il patrimonio storico e architettonico esistente.

Il Masterplan delinea una prospettiva di città più Europea e contemporanea, capace di integrare residenzialità, università, innovazione e spazi dedicati alla cultura e al tempo libero in coerenza con le politiche europee e gli obiettivi del Green Deal.

Con questo progetto, Latina si prepara ad avviare un percorso di crescita orientato alla qualità della vita, alla vivibilità urbana e alla sostenibilità ambientale, riscoprendo al contempo l’identità e il significato dei luoghi che ne rappresentano la storia e l’essenza più autentica.

Alfonso Femia Architetto


CHE DIRE :  gli Auguri,  i Complimenti e speriamo bene per Latina, per il suo futuro. 

Ma ancora:

....tutto bello, tutto perfetto o quasi. Il tutto  in una cornice Europea e poi tutto molto in linea col parlare contemporaneo....

Il vestito buono è pensato. Ora viene il difficile.  Il "vestito buono" ora bisogna realizzarlo, 

COSTRUIRLO.

In attesa di questa costruzione, l'oggi  fa si che  ci giungano i files di questa proposta,  il Master Plan del Piano di Recupero del Centro Storico di Latina. Naturalmente siamo curiosi, interessati a capire, a conoscere quale il futuro della città. Leggiamo con grande attenzione anche perchè ci potrebbe far piacere, nel caso ci fossero le condizioni,  dare un qualche contributo  alla città. Entrare nel merito e possibilmente condividere, almeno alcune  delle proposte....

Nel frattempo, ci soffermiamo  sulle pagine iniziali che accompagna il progetto e nella lettura della relazione, nella parte introduttiva....forse qualcosa va risistemata. Si tratta di pagine della storia della città che vanno raccontate per quello che sono e possibilmente senza...omissioni. 

Leggendo troviamo quanto segue:

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA  e a pag, 15  si legge: :  

2.3 Analisi cronologica dei principali “interventi” riferibili al nucleo storico e  di seguito si menzionano  i CONCORSI E LE PROPOSTE già fatte nel tempo. 

Si comincia con  il   1986  quando  l’arch. V. D’Erme presenta una proposta per Piazza del Popolo (“il passetto”), volto a stimolare e sollecitare l’Amministrazione e l’opinione pubblica sulla necessità di una sistemazione della Piazza del Popolo....

Successivamente si fa cenno  ai  diversi  INTERVENTI O MEGLIO LE PROPOSTE DI INTERVENTO SU PIAZZA DEL POPOLO O COMUNQUE NEL CENTRO STORICO.... 

Quale allora il problema ?? Cosa non torna?? Da quanto avvenuto nel 1986 in poi  si va avanti, con dovizia di nomi e cognomi ........salvo poi  arrivare al 2012 e leggere :

2012 | Concorso per idee, a cura dell’Ordine degli Architetti in concerto con il Comune per la risistemazione di Piazza del Popolo

CHIUSO.   

NON CI SONO altre  INFORMAZIONI e  IL TUTTO SI COMMENTA DA SOLO...

Possiamo solo dire  che  nel 2012  abbiamo partecipato  a quel Concorso d'idee, perchè ci credevamo come ci crediamo sempre quando c'è da metterci la faccia e perchè in quella situazione c'era stata anche la possibilità di coinvolgere  un team di giovanissimi che hanno creduto in quel progetto. C'era in quella IDEA, la voglia di nuovo oltre l'odore di stantio, di vecchio....di congelato, di  mummificato che a volte si respira in città.

IL CONCORSO FU FATTO e CI FU' ANCHE UN VINCITORE, UN SECONDO, ED UNA TERZA POSIZIONE.. LA GIURIA SCRIVEVA: 

IL PROGETTO VINCITORE .....HANGAR 3.0

" ...è' il progetto che, nel suo complesso, risponde alle finalità del bando, in quanto rappresenta  la soluzione architettonica ritenuta dalla Commissione fondamentalmente convincente.

La proposta, tutta condotta sul tema della costruzione del vuoto, connota Piazza del Popolo con elementi distintivi tipici della "città di fondazione", come ad esempio, i portici e gli spazi di relazione ben definiti in soluzioni che rimandano al linguaggio Metafisico. La proposta del progetto vincitore, sempre a parere della Commissione, interpreta alcune peculiarità di "materiali innovativi" e  di alta qualità che costituiscono il valore aggiunto  dell'idea progettuale : molto convincente è stata infatti, la capacità di coniugare i temi della storicità del luogo con le possibilità offerte dalle nuove tecnologie in tema di comunicazione che permette al progetto di raggiungere una sintesi in equilibrio tra tradizione ed innovazione Architettonica."


....era il 

PREMIO ERNESTO LUSANA.  LATINA EX GARAGE RUSPI

12.12.12

PROGETTO VINCITORE :  HANGAR 3.0


MASSIMO PALUMBO ACHITETTO

project team: Stefano Benetazzo, Antonio Chiominto, Mauro Chiominto

consuling: Sara Palumbo, Giacomo Ravesi.

Latina_Italy

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Solo un Concorso di Idee, 

sicuramente non una esercitazione di stile....

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A CHIUDERE QUESTA  PAGINA  

un pò triste...alcune riflessioni, e il pensiero va ad  Ernesto Lusana quando ci parlava del suo lavoro, del  territorio e come lo stesso lo trattasse.

Da Vittorio D'Erme col suo "passetto"  in giù, sono stati riportati nomi e cognomi ed era giusto farlo. Omettere, una paternità anche se riferita a situazioni non condivisibili, in questa materia è cosa gravissima  e l'omissione può accadere o per....decisione consapevole o ad essere buonisti, ma non è questa l'epoca, per errore....!

massimo palumbo 

28.10.2025 

ps. poi si potrebbe anche dire: 

quante storie ...ma era solo un CONCORSO DI IDEE....

 Si e' vero, solo un  CONCORSO DI IDEE, indetto da enti pubblici  e si è risposto come da richiesta....

 ......IL CONCORSO DI IDEE


HANGAR 3.0    alla Relazione, 

L'INTRODUZIONE.

Ottanta anni dopo, ed è tempo per riflessioni e sguardi visionari, tempo per nuovi segni capaci di rilanciare il messaggio della modernità rappresentato proprio all’inizio del secolo scorso, dalla fondazione delle città nuove. Latina, una volta palude, è città impostata per assi, per quinte, con isolati aperti: valori urbani da riaffermare e proprio su questi riannodare discorsi capaci di poter aprire a nuovi scenari per poter costruire la città sulla città.

Oggi ci viene chiesto, attraverso questo Concorso d'idee, di individuare un luogo di nuova identità e riconoscibilità.

Secolare è la centralità della piazza in Italia; individuata da grandi visitatori stranieri come Stendhal e Thomas Mann, centralità che discende da una serie di fattori concomitanti che attengono alla geografia e alla storia, alla cultura e alla religione, al clima ed all’economia. E pensando al Foro Romano si diceva... in quel “sontuoso interno a cielo scoperto” che era a Roma il Foro, si entrava come in uno spazio protetto, circondati dalle colonne e dalle mura dei templi, per essere cittadino e uomo devoto, per conversare e trattare gli affari, per incontrare gli altri e farsi vedere... La piazza italiana, nel corso dei secoli si proporrà come una inesauribile rappresentazione della vita en plein air, una messa in scena “teatrale” concepita per accogliere la folla delle feste, dei mercati, delle celebrazioni religiose.

Nel nostro caso… la Piazza del Popolo di Latina è il centro dell’impianto della città radiale sorta nel 1932. É una piazza difficile da vivere, una piazza progettualmente irrisolta... così come recita il bando. ......









HANGAR 3.0

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2012





lunedì 27 ottobre 2025



 F L T

2O25

MASSIMO PALUMBO

vetropiùcarta…frammento da una installazione

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Alcune note.

Termoli, siamo invitati a portare alcuni lavori in uno spazio espositivo della figlia di un caro amico, direi storico. Ricordo che erano gli anni novanta del secolo scorso e Renato Marini ci invitò al suo il CAMPO per la biennale del piccolo formato;  non sappiamo oggi cosa portare e abbiamo dubbi sul muoverci.!!.  Le giornate trascorse sono di quelle terribili, quando poi hai voglia di mollare tutto e trovare il modo ed il tempo di stare fermo, non rispondere al telefono e cerchi solo, se ti è possibile, di disintossicarti. Dispiace per l’amico Marini, declinare l’invito: carissimo..sarà per un'altra volta…!, proprio a lui che è un altro lavoratore infaticabile del territorio.!!  Poi la nottata è trascorsa tranquilla e lo sguardo sul tavolo di lavoro questa mattina è andato su una delle tante barchette di carta sparse per casa che ho fatto ultimamente. Esercizio manuale, occasione per rilassarsi, forse ma anche e soprattutto testimonianza e memoria per quanto accade ed è accaduto in questi giorni. Un gesto semplice, un’operazione mentale dal profondo significato e di vicinanza alla Flotilla diretta a Gaza… FLT

Ho raccolto questa mattina alcune di queste barchette e spero di poterle adagiare in un qualche spazio del bar, a Termoli.  A queste aggiungerò alcuni miei bianchi che metterò sulle pareti scelte. Dedico questa mia presenza a mia Mamma, a mio Padre, entrambi nativi di Termoli. Siamo sempre vissuti a Latina dove mio padre giovanissimo si trasferì dopo la guerra, per lavoro. Da bambino ricordo che a casa si parlava Termolese, e nel parlare c’era una battuta che diceva mio padre e che ricordo ancora. Era questa :….a mazz du castille!!. Per tanto tempo non ho saputo cosa fosse!

Massimo Palumbo

17.10.2025




BIOGRAFIA //

Massimo Palumbo (Casacalenda 1946 -). Risiede a Latina dove opera e svolge attività professionale e di ricerca. Architetto, artista. Interessato alle dinamiche incontro-scontro tradizione e innovazione, da attenzione alla partecipazione, alla progettazione di nuove ipotesi di sviluppo per tutelare la diversità delle comunità locali. Ama la trasversalità e il piacere delle contaminazioni: l’Arte e l’Architettura sono discipline ove la memoria gioca un ruolo fondamentale, i territori su cui si configurano sono sempre luoghi dello “spazio della memoria”. Diversi i suoi interventi sia nel pubblico che nel privato. A fare da scena ai suoi interventi due aree geografiche in particolare: l’area Pontina ove risiede e quella di origine: il Molise, anche se lo sguardo e “l’atteggiamento progettuale” va sempre oltre ogni confine.  I maestri: da Zevi a Sacripanti da Duchamp ad Achille Pace col quale ha avuto la fortuna di condividere amicizia e stima. Nel 2004 realizza su incarico del Comune di Latina e dell’Assessorato alla Qualità Urbana il monumento al carabiniere in Largo Caduti di Nassyria : “la fiamma del carabiniere” 2004.  Del 2007 il libro su Franco Libertucci: “Franco Libertucci scultore Re, Regine, Alfieri, Torri, Cavalli” Edizioni Levante. L’utopia realizzata è il Maack a Casacalenda_Molise. Diversi i suoi interventi e presenze nell’area vasta tra Arte e Architettura. Nel 2012 è vincitore con “Hangar 3.0” del Concorso Nazionale di idee per la riqualificazione di Piazza del Popolo a Latina. Concorso a cura del Comune di Latina e dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Latina. Del 2013 l’invito presso i Cantieri Culturali alla Zisa, a Palermo. È presente con “Vivi”. Opere di Massimo Palumbo”, mostra a cura di Cristina Costanzo. Del 2016 “Un unico viaggio. Massimo Palumbo_ Arte e Architettura (1970-2015)” a cura di Teresa Lucia Cicciarella a Barcellona presso il Reial Cercle Artistic. Nel 2017 “NIHIL_NADA opere di Massimo Palumbo” a cura di Joan Abellò Juanpere presso il Circulo de Bellas Artes a Madrid. Del 2019 “Autoritratto” a cura di Maria Arcidiacono ed Elena Donati progetto Macroasilo MACRO Roma. A fine del 2020, la Giuria dell’IN/ARCH l’Istituto Nazionale d’Architettura, all’unanimità attribuisce il Premio BRUNO ZEVI 2020 per la Comunicazione Architettonica al: MAACK, Museo all’Aperto d’Arte Contemporanea Kalenarte.  Del 2021 la pubblicazione del libro lo SPAZIO, il TEMPO, l’UTOPIA Maack caso studio Palladino Editore. Il racconto di un’idea, e il suo evolversi nel tempo. Il Maack a Casacalenda nel Molise con l’Arte Contemporanea tra le pieghe di luoghi antichissimi: un caso studio, come detto da più osservatori. Sempre nel 2021 partecipa al Concorso Nazionale per il recupero dello “Stallino” di piazza del Quadrato a Latina. Nel 2022 il Censimento Nazionale delle Architetture Italiane del secondo Novecento sono scelti   e fanno parte della ricognizione effettuata, tre suoi progetti: il Palazzo Comunale di Casacalenda, la Galleria Civica d’Arte Contemporanea Franco Libertucci e la Piazzetta “la scacchiera”.  Sempre nel 2022 promuove e dà il via a Casacalenda_Molise, alla Prima edizione del Festival delle Arti “COSTRUIAMO PAESAGGIO”. Del 2023 il libro “L’Asterisco. Delle vicende di una città viste da dentro”.  Edizioni Levante.  Nel febbraio del 2024 è a ROMA CASA DELL'ARCHITETTURA ACQUARIO ROMANO per LA SCACCHIERA forma e simbolo…una scacchiera a Casacalenda. A Trieste il 14.03.2024 per la Giornata Nazionale del Paesaggio Italiano presso la Biblioteca Statale STELIO CRISE per Ordine degli Architetti PPC di Trieste, Societa’ Minerva, AIDA Trieste, INARCH Triveneto. Intervento: Del ritorno al paesaggio...paesaggi in divenire per il Maack  Kalenarte Museo all'Aperto d'Arte Contemporanea.

2025

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domenica 19 ottobre 2025












Lettera aperta ad Achille Pace 
 li 18.10.2025 

 Caro Achille 
è da parecchio che non ci si sente, ma non potevo non scriverti e documentarti per quanto sta accadendo qui da noi. Il tempo passa e va detto, questo che viviamo è un mondo sempre più inaffidabile e a volte stravagante… 
Comunque tra luci ed ombre stiamo qui a raccontarla e come avrai saputo la tua Termoli era tra le finaliste a Capitale dell’Arte Contemporanea. Bene il giorno dopo tutti contenti, nessuno è contento. 
A farcela per svariati motivi è stata Alba, in Piemonte e tutti ci vogliamo congratulare con Alba! 
Poteva andare diversamente, ma non è stato. 
Ci hanno chiamato da Alba e per generosità di chi parlava, si diceva che a vincere doveva essere Termoli_Casacalenda o Casacalenda _Termoli…che poi sarebbe stata la stessa cosa. 
Ma siamo qui il giorno dopo…avevamo fatto gli auguri a Termoli e promesso il silenzio e silenzio è stato. 
Oggi siamo usciti dalle nebbie, siamo usciti dalle ombre che ben conosciamo, ombre che hanno fatto con le luci, la storia più che trentennale del MAACK…. ed oggi comunque sia andato, dobbiamo un grazie alla Sindaka di Casacalenda Sabrina Lallitto per il lavoro portato avanti tra i tanti e i diversi tavoli e le complicazioni di ogni genere.
Il grazie perché è stata lei a proporre l’avventura, il grazie perché ci ha provato…poi inevitabilmente le nebbie, le ombre …di chi c’era e non si vedeva di chi avrebbe potuto dare di più ma non è stato possibile. Veti. Ignoranza?? Nel senso del non conoscere. Non è dato sapere e ora poco importa. Pensare caro Achille al tuo nome…appena sfiorato stringe il cuore…ma c’eri ed era pesante come un macigno.
 Leggere il bando della canditatura a capitale dell’arte contemporanea predisposto dal Ministero ..sembrava per lessico leggere le tonnellate di parole dette e o scritte a Casacalenda nei tanti cataloghi da…. Nagasawa fino a ieri l’altro con Costruiamo Paesaggio…ma nessuno ha detto o letto MAACK , ma si dice che c’eravamo… 
E’ cosi. E’ andata così. 
In compenso chi ci stima ad Alba sicuramente inviterà il Maack a raccontare l’esperienza di Casacalenda e noi caro Achille,  liberi e senza lacciuoli parleremo di Achille Pace e della straordinaria pagina della storia dell’arte contemporanea che hai scritto e del tuo PREMIO TERMOLI.
 Il domani però, non può essere questo che racconta pagine di cose fatte, acquisite, il domani, il giorno dopo non può che farci ritrovare su un tavolo, un tavolo di vetro trasparente ed intorno a questo tavolo FARE RETE. 
Il Molise deve imparare a fare rete, e questo per chi ci conosce o ricorda è un vecchio pallino, sempre attuale e le giornate vissute intorno all’individuazione di questa capitale lo ha dimostrato. 
Bisogna fare rete. Le realtà diverse devono ritrovarsi intorno a questo tavolo di vetro e parlarsi. 
Giorni fa caro Achille, in una giornata straordinaria di Costruiamo Paesaggio a chiusura di un’estate piena di eventi…raccontavo del prediligere il segno trasverso, la DIAGONALE. 
Ecco, nel chiudere questa lettera mi va di pensare e salutarti immaginando che sia proprio la DIAGONALE la linea utile, il segno TRASVERSO capace a farci ritrovare e fare RETE.
 Caro Achille un abbraccio
 Massimo
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 Massimo Palumbo
 DIRETTORE ARTISTICO e CURATORE SCIENTIFICO del MAACK per L’ASSOCIAZIONE CULTURALE KALENARTE_MAACK CASACALENDA ITALY



.....qui di seguito la email di Maria Bellante , la compagna di Achille Pace...

Caro Massimo, intanto grazie per la bella lettera aperta che racchiude oltre alla tua amicizia nei confronti di Achille anche tutta la passione che metti e hai messo in tutti questi anni per Casacalenda e per tutto il territorio Molisano. Dalle tue parole traspare questo sentimento forte che come tutti i grandi sentimenti espone a una sensibilità e una delicatezza quando intorno a se le cose non vanno secondo il proprio sentire. E' umano, è comprensibile è anche profondamente poetico e degno di ammirazione. Ho letto la tua lettera e ho reagito istintivamente con un mi piace. Mi piace ancor di più, delle tue parole, il tuo sentimento, Il tuo essere profondamente convito di ciò che è giusto e auspicabile. Il tuo grazie alla sindica di Casacalenda lo trovo assolutamente condivisibile. Ho avuto occasione di conoscerla, e apprezzarne le qualità umane ed empatiche oltre che una grande carica propositiva e comunicativa. Sono certa che la vostra collaborazione porterà grandi risultati. La vittoria di Alba deve essere riconosciuta. Ho avuto modo di conoscere i rappresentanti di questa bella città e ne ho ammirato la grande comunicativa e capacità di coinvolgimento. Non stento a credere che la loro proposta di collaborazione possa diventare qualcosa di più che un semplice proposito. Ragazzi giovani, entusiasti, pieni di una dinamica e di idee innovative che possono tronare una giusta alleanza con te e con la ormai consolidata storia del museo di Casacalenda. Tu giustamente richiami l'attenzione su un tema che ricordo antico, la necessità di un lavoro che sia trasversale.  Da architetto e da artista conosci bene la forza che può sviluppare una trasversale. La possibilità di collegare e rendere forti elementi apparentemente disgiunti. Sono convinta che un processo in tal senso sia però avviato. Si può auspicare di proseguire e consolidare tale processo? Per quanto mi riguarda assolutamente si. Quella definizione di rete o di sistema che oggi sembra sfuggire, non tanto e non solo nel Molise, ma in tutto il mondo dell'arte. Caro Massimo, il tuo richiamo alla trasversale mi riporta alla necessità della stessa per la costruzione della prospettiva. Sul Brunelleshi e sul Masaccio ricordo intere nottate passate con Achille ad immaginare la nascita della prospettiva. La prospettiva è a mio giudizio figlia della trasversalità. Grazie massimo per avermi consentito di riflettere su Casacalenda, su Termoli; su Achille                                      Maria



sabato 20 settembre 2025

RIGENERAZIONE URBANA LATINA CITTA' IN SCENA

 


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QUANDO UN FESTIVAL NON SI NEGA  A NESSUNO.

a LATINA CITTA' IN SCENA 

martedi 16 settembre 2025 Museo CAMBELLOTTI 


LATINA – E’ arrivata per la prima volta a Latina una delle tappa di Città in scena, il Festival diffuso della rigenerazione urbana, giunto al suo terzo anno ideato e promosso da Ance, Associazione Mecenate 90, Cidac con il patrocinio di In/Arch. Città in scena ha l’obiettivo di mettere in luce le tante iniziative e i progetti innovativi di rigenerazione urbana che attraversano l’Italia, con un focus particolare sulle città intermedie. La tappa di Latina che andrà avanti per tutta la giornata è iniziata alle 10 al Museo Cambellotti.


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Senz'altro ci ha fatto piacere vedere Latina nel circuito dell'INARCH come tappa di Città in scena, il Festival diffuso della rigenerazione urbana, ed inevitabilmente il pensiero torna  alla  giornata  trascorsa al Museo Cambellotti.  In  diversi  durante quella mattinata, ma anche dopo, ci hanno chiesto: ma cosa ne pensi di quanto è stato  detto ??  Sono quasi certo di aver evitato  risposte. Ma volendo dare risposte sensate e andando a scavare tra i ricordi,  esce fuori un articolo che scrissi per la testata locale LATINA OGGI,  ed era il 27 luglio del 2020 : qualcuno a Latina cominciava a chiedersi cosa fosse questa Rigenerazione Urbana.  Cinque  anni dopo in verità rimaniamo un po' perplessi  per quanto visto e sentito...

A Latina in particolare,  a parte i buoni propositi,  nulla si è fatto da allora  e si gioca ancora come anche in altri luoghi, come abbiamo potuto vedere nella giornata del festival, in un equivoco antico : il rigenerare non è una questione di edilizia, al contrario vuole trattare  problematiche urbanistiche.... e questo nel 2020 come oggi. 

L'intervento, di 5 anni fà....Vogliamo sperare  che considerando il tempo trascorso non risulti obsoleto.

Buona Lettura.! 

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Alla cortese attenzione 

del Direttore di Latina Oggi Alessandro Panigutti.


Altre necessarie azioni di rigenerazione urbana.

In un interessante articolo di Anna Lombardi, su Repubblica, “Non cancellate le opinioni”, si dice che “Il silenzio non aiuta nessuno … e ingabbiare il linguaggio non aiuta a risolvere i problemi. È uno spreco di energia: allontana dalla ricerca di soluzioni concrete… “. 

Anche per questo, mi sono deciso ad intervenire sul dibattito che riguarda la rigenerazione urbana, qui a Latina. Perché rigenerare è una bella parola, un bel verbo che sa di positivo, che guarda al nuovo, a nuove possibilità. Nello specifico, riferita all’urbano, alla città nel suo complesso, richiede, conseguentemente, trasformazioni urbanistiche. E allora, tralasciando di consultare i libri della nostra biblioteca, dove sono descritte le storie delle città, le loro stratificazioni, i miti che hanno formato nel tempo le nostre conoscenze e il nostro sapere, sarebbe sufficiente consultare Wikipedia dove “con rigenerazione urbana si intende un programma di riqualificazione del territorio come rimedio al degrado urbano”. Se non c’è degrado, se non viene prioritariamente individuato e descritto, non si può parlare di recupero, di riqualificazione, di rigenerazione. Diversi sono gli spazi aperti indifferenziati che, qui a Latina, nelle vecchie e nelle nuove periferie, attendono di essere trasformati in luoghi caratterizzati da una propria identità, dove i cittadini possano incontrarsi e stare. Urge allora un impegno progettuale che sappia interpretare la società di oggi e che si confronti senza mimetismi con la morfologia dei luoghi, con la storia intesa nel suo divenire, in cui, anche in una città giovane come Latina, sia possibile l’affermazione collettiva di una sensibilità e di un linguaggio contemporaneo. Il contesto a cui mi riferisco è appunto quello dello spazio pubblico, con l’obiettivo di ridurne l’anonimato e conferirne contestualmente una propria personalità. “Monumentalizzare la periferia” affermava l’architetto spagnolo Oriol Bohigas, già diversi anni fa, promuovendo una moltitudine di progetti sullo spazio pubblico, con la realizzazione di piazze, giardini e attrezzature collettive, anche attraverso interventi di arte urbana. Di questo mi sono occupato a Casacalenda, nel Molise, realizzando il Maack Museo all'Aperto d'Arte Contemporanea Kalenarte e anche qui a Latina, già da diverso tempo, con diversi altri architetti e artisti, lasciando una memoria nei progetti realizzati, nelle riviste, nei cataloghi, e in diverse altre manifestazioni, sia in ambito locale che nazionale. Il decoro urbano, compreso nella rigenerazione urbana, non può che essere, per noi, se non occasione e momento di incontro significativo tra Arte e Architettura, nella Città Pubblica. E allora, con la speranza che ci si sottragga progressivamente alle logiche speculative e privatistiche degli operatori finanziari, che ci consegnano di fatto città per pochi e tutte uguali, auspichiamo che per riformare la propria azione nella direzione del comune, bene, anche a Latina, si possa ripartire dalla “città raccontata, rigenerata o…. sognata”.

Massimo Palumbo.

______________________22.07.2020





sabato 2 agosto 2025

COSTRUIAMO PAESAGGIO 2025




 COSTRUIAMO PAESAGGIO 2025

"Paesaggi umani come biblioteca vivente"

IL GRAZIE.                                                                         

il giorno dopo, dalla chiusura della QUARTA edizione del festival COSTRUIAMO PAESAGGIO, corre l’obbligo di ringraziare quanti a vario titolo hanno partecipato e collaborato per la buona riuscita dell’evento.  Penso ai professionisti, ai relatori, gli autori, i performers, le strutture ricettive, gli amici, I ristoratori, le associazioni, i tecnici, i partner istituzionali, gli sponsor, insomma tutti coloro che hanno preso parte alla costruzione del nostro progetto.  

Un’edizione importante, un’edizione complessa nella storia delle cose che da oltre trent’anni ci vedono impegnati, l’ungo l’asse Kalenarte_Maack.

Un progetto di grande respiro e significato. Oggi è stato "Paesaggi umani come biblioteca vivente" e Costruiamo Paesaggio, quarta edizione, è stato il festival che ha trasformato Casacalenda in un cantiere culturale a cielo aperto: una biblioteca vivente, fatta di storie, di relazioni, esperienze e visioni che si sono incontrate e  raccontate. Abbiamo più volte detto: non un festival di tendenze, ma un luogo di confronto tra chi il paesaggio lo vive, lo studia, lo progetta, lo sogna.   

Abbiamo accolto in questi giorni, architetti, artisti, studiosi, studenti, cittadini, antropologi, designer e visionari venuti sia dall’Italia che dall’estero e si è lavorato in sinergia, come fosse un grande scavo archeologico collettivo, per restituire voce e valore al territorio. Le Giornate di Casacalenda sono state questo: un invito a pensare insieme, in un clima aperto e dialogante. Questa edizione ha visto nei Laboratori e nelle azioni sull’Arte l’occasione di indagine ricerca e aggregazione.

Il grazie a chi ha dato il Patrocinio: il Comune di Casacalenda, la Regione Molise, l’ Amministrazione Provinciale di Campobasso, l’Inarch l’Istituto Nazionale di Architettura, l’ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA di Campobasso, la FONDAZIONE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA di Campobasso. Ma anche i tanti Partner Istituzionali: UNIMOL Università del Molise, TEATROBASILICA Roma, Associazione Tra le Volte Roma, Cooperativa Nardacchione, ARATRO, LIPU, Molise Cinema Film Festival

Ed ancora a vario titolo, grazie ad: ASSAGGI, Coop Koinè Sistema Accoglienza e Integrazione Casacalenda con la Presidente Rosa Marcogliese, Giulio STAIGHER, Paola RAMACIERI e Molise Farm, oltre a Rita ed Antonella di BioSapori.  

Ma il grazie va anche al Sindaco di Provvidenti Robert Caporicci per l’ospitalità e alla Sindaca di Morrone Stefania Pedrazzi per la sincera vicinanza. 

Non si può non ringraziare LA CASINA DELL’UNIONE e il suo Direttore  Antonio Cerri.  A lui il nostro grazie per AVER FAVORITO l’apertura di un FONDO per la realizzazione di un Centro di Documentazione d’Arte Contemporanea. Uno spazio storico quello della Casina dell’Unione, e per noi un nuovo innesto per una biblioteca d’Arte Contemporanea ove sarà possibile consultare materiali che raccontano l’arte e non solo. La DONAZIONE in questione comprende: oltre 1.000 tra Cataloghi, libri d’Arte Contemporanea e non solo. A questo si è aggiunta la collezione “…una cartolina per la Pace” 1999, composta da oltre 100 cartoline di Artisti Italiani e stranieri per un NO alla guerra e a chiudere, “il lascito artistico di GALILEO PALUMBO”, oltre 100 opere a misure varie tra disegni, nature morte, paesaggi, ritratti… Il tutto come prima tappa per la realizzazione e l’avvio di un Centro di Documentazione d’Arte Contemporanea. 

A quanto sopra va aggiunto il nostro grazie a il MURO media partner.                             Grazie poi  ai componenti lo Staff logistico di Costruiamo paesaggio : Maria Carmela Guerrera, Lucio Scardera, Marco Gagliardi, Marianna Daddario, Daniele Fornillo, Salvatore di Lalla, Paola di Tullio, Tiziana Tozzi ed Antonio Sirignano con  i suoi ragazzi. Grazie e senza di loro poco avremmo potuto fare. Tutti loro ed in modo diverso  hanno contribuito a che la barca giungesse in porto ed il loro contributo è stato utilissimo nella soluzione dei tanti problemi. Il GRAZIE… perchè con grande generosità hanno condiviso le fatiche, l’idea ed il progetto. 

Un grazie particolare poi a Sara Palumbo per il progetto grafico, il rilancio continuo, la comunicazione e la presenza sulla rete, oggi come sempre. Grazie Sara.!!

Il Costruiamo Paesaggio, ci ha visti impegnati anche in questa edizione con momenti dedicati ai libri, alle performance e …alle tante tavole rotonde, ai laboratori.  

Il grazie allora a Lucia Krasovec Lucas Architettura Gentile Atelier  Architettrice per CHIASMI: ….io sono ciò che abito, il laboratorio del paesaggio umano, per una nuova “estetica” delle relazioni. Ed è stato come parlare, costruire, rapportarsi ad una ….biblioteca vivente, con persone che possono raccontare ciò che hanno visto e che vedono… per costruire una nuova narrazione concertata e condivisa….

E grazie a Carla Di Pardo per “PANNISTESI”….un progetto artistico, culturale e paesaggistico che celebra un gesto semplice e antico: stendere i panni al sole…e questo gesto quotidiano diventa arte, memoria e poesia. L’obiettivo è stato quello di reinterpretare una tradizione femminile carica di storia, trasformandola in un racconto visivo che ridisegna il paesaggio e ne esalta l’identità…. 

Sessantanove le Opere per sessantanove artisti.

Un festival questo del 2025  con molte presenze, molti  ospiti e tanti i nomi:  Francesco Pezzini, Lucilla Catania, Mara van Wess, Nicola Macolino, Pasquale D’Imperio,  Maria Carmela Guerrera, Claudia di Bello, Teresita Vecchiarelli, Carmine Vincelli, Lucia Concetta Vincelli, Antonio Cerri, Antonio Vincelli, Piernicola di Iorio, Cesare Pergola, Mariateresa Occhionero, Antonia Vallillo, Rossella del Prete, Rossano Pazzagli, Rita Marcogliese, Giulio Staigher, Alessandro Castro, Fernando Gioia, Domenico Cornacchione, Fabrizio Nocera, @Franco Valente, Alessandro Izzi, Laura D’Angelo, Annalisa Fratianni, Robert Caporicci, Stefania Pedrazzi, Antonio Sollazzo, Luigi de Luca, Fra Carlo Roberto, Antonello Barone, Luciano de Bonis, Giovanni Di Stasi,  Alessandro Prezioso.

Ed infine da non dimenticare e farle giungere il nostro grazie, la signora Antonietta di Grappa insignita del PREMIO MAACK 2025  con la seguente motivazione:  …per l’amore che coltiva per la sua città e la sua terra, per la sua restanza che manifesta la consapevolezza del valore delle sue radici, per quell’aggrapparsi ostinato e poetico a quell’angolo della piazza degli scacchi che rappresenta non solo il gioco ancestrale della vita degli umani, creature alla perenne deriva in cerca di stabilità, ma anche le infinite possibilità di riscatto aggrappandoci gli uni agli altri, in un intreccio di linee che sono espressione di forza e tenerezza, per creare un reticolo di energia totale con lo spazio che abitiamo, per contrastare i confini e fuggire l’oblio…..

Un ultimissimo grazie va alla Sindaca del Comune di Casacalenda la dott.ssa @Sabrina Lallitto che appassionata  di contemporaneità  e dell’essere visionari ci è stata molto molto vicina.

GRAZIE…. 

e un  arrivederci al 2026 per la quinta edizione….. forse chi sà!!

Massimo Palumbo

30. 07. 2025





ROMA


CASACALENDA 


TERMOLI


COSTRUIAMO PAESAGGIO QUARTA EDIZIONE





 A proposito di paesaggio

…Clément oppone una concezione mobile e di secondo livello: non la centralità della bellezza del paesaggio, ma la marginalità di quelle sue parti rimaste prive di funzione, abbandonate. Sono proprio queste, per Clément, a esprimere potenzialità innovative e non prevedibili….

Adriana Polveroni

COSTRUIAMO PAESAGGIO 2025 QUARTA EDIZIONE

Curatore Massimo Palumbo

Progetto dell’Associazione Culturale Kalenarte_MAACK

"Paesaggi umani come biblioteca vivente" , questo il sottotitolo della presente edizione. Un luogo, un tempo, una comunità in ascolto. Torna Costruiamo Paesaggio, il festival che trasforma Casacalenda in un cantiere culturale a cielo aperto. In questa edizione, i paesaggi umani sono biblioteca vivente, fatta di storie, relazioni, esperienze e visioni che si incontrano e si raccontano. Non un festival di tendenze, ma un luogo di confronto tra chi il paesaggio lo vive, lo studia, lo progetta, lo sogna. Architetti, artisti, studiosi, studenti, cittadini, antropologi, designer e visionari – dall’Italia e dall’estero – lavoreranno insieme come in un grande scavo archeologico collettivo, per restituire voce e valore al territorio. Le Giornate di Casacalenda sono questo: un invito a pensare insieme, in un clima aperto, dialogante. Costruiamo paesaggio, costruendo comunità. COSTRUIAMO PAESAGGIO è avventura culturale che tende ad unire le persone ed essere luogo di pensiero sperimentale oltre che motore per visioni di futuro. E poi ancora avvicinare i giovani e sensibilizzarli all’arte, alla cultura e alla bellezza dei luoghi. Sarà spazio attivo alla partecipazione culturale dove continueremo a dimostrare come i piccoli centri diventano motore di iniziative forti. Questa edizione vede nei laboratori l’occasione di indagine ricerca e aggregazione.

Sarà CHIASMI: io sono ciò che abito, con il contributo di Lucia Krasovec_Lucas e sarà laboratorio del paesaggio umano, per una nuova “estetica” delle relazioni…inserite in un contesto fisico/morfologico/paesistico. Sarà come parlare, costruire, rapportarsi ad una ….biblioteca vivente, con persone che possono raccontare ciò che hanno visto e che vedono…recuperare con “arte” le potenzialità e le qualità del territorio, rimettere in funzione le parti interrotte (umane e della morfologia strutturale fisica territoriale) per costruire una nuova narrazione concertata e condivisa….

COSTRUIAMO PAESAGGIO 2025 aggiunge in questo modo una nuova pietra all’edificio che il Maack_kalenarte stanno da tempo costruendo.

COSTRUIAMO PAESAGGIO, il festival delle arti, torna tra i luoghi del MAACK per raccontare altre storie con nuovi scenari…. Si indagherà su modi diversi di esserci, di vivere il paesaggio, e quali potranno essere i nuovi percorsi, quali i tessuti connettivi e i possibili volani per nuove economie. Analizzeremo le problematiche in atto, attraverso interventi mirati. Ed è questo il senso de i paesaggi attraversati da Annibale di Cesare Pergola, parlare di paesaggio e paesaggi: come rigenerazione dei territori…confrontandosi con la storia.

Con pannistesi di Carla Di Pardo tornano gli artisti e dal Monte alla Terravecchia avremo modo di attraversare spazi sempre carichi di senso, di significati e di storia vissuta. ….è un progetto artistico, culturale e paesaggistico che celebra un gesto semplice e antico: stendere i panni al sole. In un paese dell’entroterra Molisano, come Casacalenda, questo gesto quotidiano diventa arte, memoria e poesia. L’obiettivo è reinterpretare una tradizione femminile carica di storia, trasformandola in un racconto visivo che ridisegna il paesaggio e ne esalta l’identità….

E poi ancora rivivremo ….l’utopia di Marco Cavallo ...e la voglia di fare ponti. I paesaggi mentali con Nicola Macolino e Pasquale D’Imperio. La presentazione di video, libri ed un ricordo per i paesaggi raccontati nel tempo da Enzo Nocera e Giose Rimanelli , personaggi straordinari di questo territorio.

Le giornate di Casacalenda vedranno inoltre l’apertura di un FONDO per la realizzazione di un Centro di Documentazione d’Arte Contemporanea, presso la Casina dell’Unione. Uno spazio storico di Casacalenda, un nuovo innesto per una biblioteca d’Arte Contemporanea ove sarà possibile consultare materiali che raccontano l’arte e non solo. La DONAZIONE in questione per l’inizio del FONDO comprende: oltre 1.000 tra Cataloghi, libri d’Arte Contemporanea e non solo. A questo si aggiunge la collezione “…una cartolina per la Pace” 1999, composta da oltre 100 cartoline di Artisti Italiani e stranieri per un NO alla guerra. Un lavoro del 1999 terribilmente di grande attualità. A chiudere verrà donato, “il lascito artistico di GALILEO PALUMBO”, oltre 100 opere a misure varie tra disegni, nature morte, paesaggi, ritratti… Il tutto da considerarsi come prima tappa per la realizzazione e l’avvio a Casacalenda, come già si diceva, di un Centro di Documentazione d’Arte Contemporanea. Il materiale così come descritto vuole essere parte fondante ed inizio di un lungo percorso. Ultimo e non ultimo, tra le pieghe del festival, anche quest’anno verrà assegnato IL PREMIO MAACK 2025. A chiudere e a festival quasi concluso ci si ritroverà a Fonte Pompa con COROLLE di Jamila Campagna. La natura floreale di Casacalenda immaginata attraverso musica e action painting nei pressi di “ germinazione” .

Una FESTA, un momento augurale per darci appuntamento al 2026.

APPENDICE.

In occasione della stesura di questo progetto si è creduto opportuno dotare il Costruiamo Paesaggio 2025 di un Comitato Scientifico. Presenti esponenti del mondo del lavoro, della cultura e della ricerca, con l'obiettivo di sviluppare e ampliare l'attività del MAACK nelle esplorazioni presenti e future. Il Comitato Scientifico è così composto:

Luciano De Bonis, Architetto Professore Unimol, Campobasso

Adriana Polveroni, Saggista e Curatrice, Roma

Rossano Pazzagli, Professore Unimol, Campobasso

Luigi De Luca, Direttore Museo Castromediano, Lecce

Lucia Krasovec-Lucas, Architettrice, PhD, Presidente IN/Arch Triveneto, Trieste

Florindo Rubettino, Editore, Soveria Mannelli

Sabrina Lallitto, Sindaca del Comune di Casacalenda

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Un progetto dell’Associazione Kalenarte_Maack, per il MAACK, con il

_PATROCINIO: Comune di Casacalenda, Regione Molise, Amministrazione Provinciale di Campobasso, INARCH Istituto Nazionale di Architettura, Ordine degli Architetti PCC di Campobasso, Fondazione Architetti PCC di Campobaso.

_PARTNER: Università del Molise, Dipartimento di Bioscenze e Territorio, ARATRO, Teatrobasilica Roma, Associazione Culturale Tra le Volte Roma, Molisecinema, GUILMIArtproject, Museo MUG, LIPU, NARDACCHIONE società cooperativa, ONLUS, il MURO mediapartner.

_SPONSOR: KOINE’ Sistema accoglienza integrazione, ASSAGGI by Alessandro Castro,AIGS.

Casacalenda_Molise Luglio 2025

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mercoledì 23 luglio 2025

 



COSTRUIAMO PAESAGGIO QUARTA EDIZIONE

2025

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