martedì 31 gennaio 2017

l' INFINITO







carte&carte omaggio a Burri
tecnica mista
2000
MassimoPalumbo







 l' Infinito, l'Architettura..

Ieri  sul razionalismo... e l'Archiettura, il suo essere,  il suo valore civile, l' etica .....poi Vincenzo Latina ci spiazza  e ci ricorda l'essere visionari...e come poter apprezzare sino in fondo l'architettura, nella sua essenza.....poi dice 
.....i riferimenti del prossimo progetto? Non immagini, ma suggestioni! Siamo ubriachi, anestetizzati dalle seducenti immagini. Abbiamo bisogno d'immaginazione e non di immagini. 
Questa poesia è strabordante di suggestioni, è anche maestra d'architettura. 
Se vuoi apprezzare sino in fondo l'architettura, nella sua essenza, allora devi comprenderne la sfera onorica. 
La letteratura come la poesia sono maestre perchè ti fanno vedere l'invisibile con l'occhio della mente. Infinto Leopardi, L'Infinito di Leopardi. 

"...E il naufragar m’è dolce in questo mare." 
                                                  
                                                L'INFINITO

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare. 
                                  Giacomo Leopardi




venerdì 27 gennaio 2017

LATINA RAZIONALISTA?.


 
Lectio Magistralis


ph.by carlo desantis


_________________una sala piena .....chiarissima la Lectio Magistralis della Prof. Rosalia Vittorini. A lei, al docomomo, il nostro grazie ! una occasione anche, per far si che le diverse anime della città possano ritrovarsi ... per parlare del presente, per indicare un possibile futuro...



......un grazie alla sezione di Latina di Italia Nostra e agli Architetti Maria Teresa Accatino e Antonio Magaudda.... un bel modo  per festeggiare l'anno del sessantesimo della sua fondazione.

 ph.by emilio andreoli




martedì 24 gennaio 2017

LATINA RAZIONALISTA ?









ITALIA NOSTRA 

Interessante appuntamento per il 26 gennaio 2017 ..
Al fine di chiarire, l'equivoco creatosi negli ultimi anni a proposito dell'architettura di Latina, 
La Sezione di Italia Nostra ha organizzato una 

LECTIO MAGISTRALIS 

La lezione è rivolta a tutti i cittadini, ai professori, ai politici, ai giornalisti della stampa locale, e a chiunque voglia ascoltare per non incorrere in futuro nell'errore di definire
Latina città razionalista.



.«Il sole è alto nel cielo e bruciante. Rischiara le case, i palazzi, i portici. Le loro ombre tracciano sul suolo dei rettangoli, dei quadrati..., dei trapezi di un nero così dolce che l'occhio bruciato ama rinfrescarsi in essi... e la statua in una gioia d'eternità annega la sua anima nella contemplazione della propria ombra...»   Giorgio de Chirico 

  ......ma De Chirico dove si ispirava per creare queste sue così particolari e precise suggestioni ?
Si ispirava all’antica, illustre e ormai svanita Italia di quelle città alle quali, molto appropriatamente, Gabriele d’Annunzio aveva dedicato la collana dei sonetti intitolata “le città del silenzio”....



.......Città metafisiche, città del silenzio, ove il vuoto è carattere distintivo della città;  lo spazio aperto ed il paesaggio predominano, il resto è dettaglio, cornice. Ciò si avverte nella città, come nel territorio: la pianura che noi spesso attraversiamo, è sezionata dai canali, dalle colline, dal mare. Vuoto metafisico  abbiamo sempre detto,  in una città che trova nel vuoto la sua principale connotazione, un vuoto che si vive e si coglie lungo le strade, passando tra una piazza e l’altra e l'immagine prepotente e suggestiva del vuoto, con le luci e le ombre, è la stessa immagine che ha ispirato Cambellotti al cospetto delle terre bonificate, lui che del vuoto o dello spazio aperto come genius loci della terra bonificata fu certamente il primo e più autentico sostenitore.......

.......tornando  a  Piazza Quadrata e le sue suggestioni, luogo ove arte e architettura vanno a fondersi, a chi non è capitato  attraversando i portici posti ai lati della stessa piazza, portici vuoti di umanità, notare  invece un susseguirsi di luci e di ombre ?
...senza l'ombra la luce scompare:
commenta lo storico dell'arte Lorenzo Canova in un suo preziosissimo testo su DeChirico e chiama in aiuto Nietzsche: «Lo sai, io amo l'ombra come amo la luce. Perché esistano la bellezza del volto, la chiarezza del discorso, la bontà e la fermezza del carattere, l'ombra è necessaria quanto la luce. Esse non sono avversarie: anzi si tengono amorevolmente per mano e quando la luce scompare, l'ombra le scivola dietro».









.....poi la contemporaneità.