lunedì 13 gennaio 2014

la riqualificazione dell’ex garage ruspi a latina













A proposito della riqualificazione dell’ex garage Ruspi a Latina: la relazione del progetto vincitore del Prof. Cupelloni:

Il progetto vincitore del Concorso per la riqualificazione dell’ex garage Ruspi si caratterizza per il rigore del restauro filologico unito al design contemporaneo dei sistemi di completamento e degli spazi esterni, per l’innovazione tecnologica dei sistemi impiantistici, per l’attenzione alla sostenibilità ambientale e all’ecoefficienza.
La soluzione progettuale si traduce in una architettura limpida, che organizza il nuovo sistema museale al di là dei singoli edifici, coinvolgendo in un generale processo di riqualificazione gli spazi aperti circostanti.

Il progetto di restauro dei caratteri architettonici originari si è basato su una approfondita ricerca storica e d’archivio che ha colto sia la complessa vicenda costruttiva dell’area che i principali caratteri degli edifici, anche grazie a documenti inediti degli anni Trenta e Quaranta.
Il progetto ripropone le colorazioni d’epoca, le partiture dei grandi serramenti, il pavimento in getto opportunamente trattato per la grande sala e le marmette di graniglia nei locali minori, fino allo smusso delle travi ed al mosaico dei rivestimenti. Restaurate le facciate esterne, eliminati gli elementi aggiunti, restituito lo spazio interno al suo nitore riaprendo aperture tamponate, il progetto introduce nuovi elementi di design contemporaneo, quali: plafoni luce/aria, pannelli espositivi mobili, arredi fissi e pannellature in legno chiarissimo, sedili per il riposo e l’incontro.

In termini funzionali, il progetto organizza il foyer, gli spazi espositivi e il bookshop al piano terreno dell’ex garage. Il laboratorio multimediale e l’ufficio per il personale del Museo al piano primo, connessi dalla scala esistente e da un nuovo ascensore. L’ingresso originario viene sottolineato dall’ampliamento del marciapiede antistante e da un lighting wall informativo. Per favorire l’accesso dal piazzale e per ragioni di sicurezza, si introducono due nuovi ingressi ampliando i finestroni centrali.
Il bookshop e la caffetteria vengono disposti - anche per ragioni gestionali - in modo che siano connessi agli spazi espositivi ma accessibili da tutti i cittadini e non soltanto dai visitatori del Museo. Al bookshop si accede anche da via Emanuele Filiberto, mentre la caffetteria trova spazi adeguati al piano terreno della “Casa dei cursori” con una piacevole area all’aperto sotto la corona degli alberi.
Queste soluzioni consentono la destinazione dell’intera grande sala dell’ex garage (circa 800 mq) a spazio espositivo, senza alcuna alterazione della configurazione originaria. Al suo interno una serie di pannelli mobili su ruote - che sembrano richiamare la vecchia autofficina - consentiranno il massimo della flessibilità per mostre, incontri, conferenze, e piccoli concerti grazie ai requisiti di partizione dello spazio e di correzione acustica.

Il progetto ha curato con particolare attenzione il controllo acustico dell’area e del futuro Museo, delineando soluzioni tecnologiche specifiche, che prevedono una riduzione di 23 dB consentendo allo spazio pubblico di rientrare nei valori di norma circa la qualità ambientale acustica.
Per quanto concerne gli aspetti impiantistici, nell’ottica della sostenibilità, il progetto adotta un sistema di condizionamento evoluto supportato da un impianto fotovoltaico che produrrà 26 MWh/anno.

Inoltre, come richiesto dal bando di gara, il progetto propone la riqualificazione del piazzale come piazza del MUSEO e nodo di scambio auto/metro, a supporto della pedonalizzazione dell’ambito di piazza del Popolo.
Si propone di raddoppiare la capacità dell’attuale parcheggio a raso (circa 110 posti) grazie ad un nuovo parcheggio sotterraneo (circa 210 posti su due livelli) che consente di liberare lo spazio a quota zero destinandolo a manifestazioni temporanee culturali e commerciali e, in parte significativa, a verde pubblico.

Il disegno a terra del nuovo piazzale S. Benedetto “racconta” la singolare stratificazione storica dell’area. Una storia disegnata con i materiali ed i loro diversi trattamenti, con il verde e la luce, a partire dalle origini del sito come avamposto antimalarico di Quadrato preesistente la fondazione di Littoria alle varie fasi di costruzione dell’ospedale, dal progetto Stirling per la Biblioteca Comunale alla demolizione dell’ex ospedale.
 

LATINA, 12 NOVEMBRE 2009 -