martedì 14 febbraio 2017

works/opere







works/opere“…Dove stiamo andando?”

 .............L’installazione di Massimo Palumbo si inserisce coerentemente nella poetica dell’artista/architetto, per molti versi assimilabile all’Arte Povera, volta a dialogare con la società attraverso un linguaggio formale composto da materiali semplici, comuni, quali, in questo caso, il ferro e la gomma. “…Dove stiamo andando?” è una domanda tanto fondamentale quanto universale, un interrogativo che nei momenti di crisi –ma non solo- ognuno si pone. Le risposte possono essere molteplici , le possibilità innumerevoli e flessibili, così come è flessibile il materiale gommoso di cui è composta parte dell’installazione. I grovigli di gomma implicano la potenzialità di percorrere strade diverse, di assumere forme differenti, dipendenti dalle scelte individuali; denotano un’apertura e uno sguardo attento e consapevole rivolto all’attuale periodo storico e sociale, che sempre più spesso viene definito, non a caso, critico. La riflessione sul presente e il dialogo che ne deriva sottintende la capacità di prospettare ciò che avverrà, e soprattutto la difficoltà di prefigurare un determinato tipo di futuro. La flessibilità della gomma e le distinte forme che questa può assumere ci pone di fronte all’incertezza attualmente dilagante,  indica la possibilità che potrebbe accadere qualcosa che non vorremmo, come l’avvitamento su noi stessi suggerito dalla treccia di ferro, materiale duro, rigido, impossibile da indirizzare, al contrario della gomma, treccia che simboleggia chiusura mentale, assenza di comunicazione, isolamento e individualismo imperanti.
Laura Cianfarani